Stupri Rimini, legale Butungu: confessione parziale. Processo rinviato

Cronaca
Guerlin Butungu è stato arrestato il 3 settembre 2017 con l'accusa di violenza sessuale

Il tribunale collegiale ha concesso i termini per la difesa e i tempi per la trascrizione integrale della confessione che il congolese ha reso lo scorso 3 settembre nel carcere di Pesaro. Tutto rinviato al 17 ottobre

Si va verso il processo veloce a Guerlin Butungu. Il congolese di 20 anni è stato arrestato il 3 settembre 2017 ed è accusato di aver partecipato ai due stupri di Miramare, a Rimini, nella notte tra il 26 e 27 agosto, ai danni di una turista polacca e di una transessuale peruviana. Il processo - che è partito oggi per direttissima - è stato rinviato al 17 ottobre perché il tribunale collegiale di Rimini ha concesso i termini per la difesa e i tempi per la trascrizione integrale della confessione che il congolese ha reso lo scorso 3 settembre nel carcere di Pesaro dove è detenuto. Poi con ogni in probabilità i difensori dell'imputato chiederanno il rito abbreviato, arrivando ad una condanna in primo grado in tempi rapidissimi.

I capi d'accusa

Il congolese è accusato anche dell'aggressione e della rapina dell'orologio ai danni dell'amico della ragazza polacca, della rapina di un cellulare ai danni di due giovani di Bologna avvenuta qualche ora prima degli stupri e della rapina e dell'aggressione sessuale ai danni di una coppia di turisti milanesi, la notte del 12 agosto. Reati commessi tutti con la complicità dei tre minorenni. Nelle accuse per Butungu, infatti, anche la cessione di droga ai complici minorenni.

I legali contestano la scelta del rito per direttissima

Questa mattina in aula, la difesa di Butungu, l'avvocato Mario Scarpa, ha contestato la scelta del rito direttissimo voluto dalla pubblica accusa, il procuratore capo Paolo Giovagnoli e il sostituto Stefano Celli. Per la procura infatti le prove a carico del congolese sono chiare e schiaccianti e inoltre vi è una confessione piena resa sui capi d'imputazione più gravi. Per i legali della difesa invece la confessione è solo parziale. Il congolese infatti nega la violenza sessuale del 12 agosto e la cessione di droga ai minori.

La transessuale peruviana: ruoli ribaltati, ora Butungu sotto scacco

In aula c'era anche la transessuale peruviana, vittima della violensa sessuale di gruppo. La 43 enne era insieme al suo avvocato Enrico Graziosi che nella prossima udienza (il prossimo 17 ottobre) si costituirà parte civile.  "Sono soddisfatta del fatto che stavolta ho io il coltello dalla parte del manico. Si sono ribaltati i ruoli. Prima ero io sotto scacco con un coccio di bottiglia rotta puntato alla gola. Ora è lui sotto scacco della giustizia": queste le parole della transessuale, riferite al suo legale, dopo la prima udienza del processo.

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