Oms: nel 2050 una persone su cinque avrà più di 60 anni

Cronaca
La popolazione di ultrasessantenni costituirà un sesto di quella globale nel 2050 (Getty Images)

A livello globale l'Italia, dove l'aspettativa di vita è molto alta e la natalità ridotta, è uno dei Paesi più interessati dalla tendenza  

L’aumento della popolazione anziana sarà una delle principali sfide globali per il futuro: secondo le stime dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), infatti, entro il 2050, una persona su cinque nel mondo sarà over 60. Proprio l’Italia, spiega il vice direttore generale Oms per la Salute della famiglia, donne e bambini Flavia Bustreo, sarà destinata a giocare un ruolo chiave in questo frangente: essendo il Paese "più vecchio" del mondo dopo il Giappone, rappresenta un modello globale a cui le altre nazioni, soprattutto quelle in via di sviluppo, dovrebbero ispirarsi.

L'aumento della popolazione anziana

Il tema dell'invecchiamento della popolazione e delle politiche a tutela degli anziani sarà discusso il prossimo 4 novembre a Milano, a corollario di un incontro dei ministri della Salute dei paesi del G7. Secondo le stime Oms del 2015 la popolazione anziana raddoppierà passando dai 900 milioni di individui a quasi due miliardi e supererà il numero dei bambini di età inferiore ai cinque anni entro il 2020: "Guardando al futuro dobbiamo apprezzare l'importanza dell'invecchiamento, ma è necessario garantire che questi anni in più siano vissuti in salute e in modo dignitoso. Secondo l'Oms gli anziani dipendenti da cure sono 101 milioni nel mondo,ma i sistemi sanitari non sono pronti per affrontare tutti i loro problemi, come spiega Bustreo. Una possibile soluzione, a suo dire, potrebbe arrivare introducendo interventi per prevenire la diminuzione delle capacità degli individui e fornendo assistenza agli infermieri che operano a domicilio.

La situazione italiana

L'Italia è il secondo paese al mondo per longevità dopo il Giappone, medaglia d'oro d'Europa seguita da Germania e Portogallo: la popolazione nazionale è infatti costituita per il 21,4% da cittadini over 65, e per il 6,4%  da over 80. Le ragioni principali di una tale longevità, secondo Bustreo, sono rappresentate da un sistema sanitario tra i più evoluti a livello globale e da un modello alimentare molto sano, basato sulla dieta Mediterranea.

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