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Roma, i carabinieri smantellano una banda di rapinatori seriali

Cronaca
È stato il racconto di una delle persone rapinate a permettere ai Carabinieri di risalire all'identità dei tre arrestati (archivio Ansa)

I militari hanno arrestato tre uomini ritenuti responsabili di 16 colpi effettuati tra il luglio e il novembre 2016 nella zona di Pomezia e Roma Sud. Ad incastrarli la testimonianza di una delle vittime

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Sgominata la banda dei rapinatori seriali che per mesi ha terrorizzato la zona sud di Roma. I carabinieri della compagnia di Pomezia hanno arrestato, nella mattina del 29 settembre, tre uomini ritenuti responsabili di essere i componenti del gruppo che tra il luglio e il novembre del 2016 ha messo a segno decine di colpi a distributori di benzina e tabaccherie nel comune di Pomezia e lungo via Ardeatina e via Laurentina del comune di Roma.

L'arresto dei tre sospettati

I militari hanno arrestato ed eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Velletri su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 3 italiani di 36, 40 e 41 anni, residenti a Fiumicino ed Ardea. Tutti e tre gli arrestati sono ritenuti responsabili di almeno 16 rapine. Secondo le rivelazioni degli inquirenti ognuno dei tre avrebbe avuto compiti ben precisi durante i colpi messi a segno: il 36enne sarebbe stato l'esecutore materiale delle rapine, quello incaricato di entrare negli esercizi commerciali armato di pistola e di farsi consegnare l'incasso, mentre il 40enne ed il 41enne avevano le funzioni di palo e di autista per la fuga.

Le indagini dei carabinieri

È stato il racconto di una delle persone rapinate a permettere ai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Pomezia, con la collaborazione dei colleghi della Stazione di Pomezia, di risalire all'identità dei tre arrestati. Nella sua denuncia alle forze dell'ordine, la vittima della rapina aveva indicato il numero di targa di un'auto sospetta, con due persone a bordo che osservavano insistentemente i suoi movimenti. Le investigazioni successive sono state condotte analizzando molte ore di filmati del sistema di videosorveglianza del Comune di Pomezia e degli esercizi commerciali rapinati. I militari hanno poi preso in esame i tabulati telefonici dei cellulari in uso agli indagati e molteplici servizi di osservazione hanno consentito di individuare tre autovetture, due delle quali risultate rubate, in uso ai rapinatori e la loro successiva identificazione.

Il riconoscimento delle vittime

Gli indagati sono poi stati riconosciuti da alcuni dei commercianti rapinati nel corso di sedute di individuazione fotografica in caserma. Un'ultima analisi sui filmati delle telecamere di videosorveglianza ha infine permesso di tracciare il modus operandi della banda, le autovetture utilizzate per i colpi e l'abbigliamento dei malviventi. Dopo aver accertato la responsabilità nella commissione delle 16 rapine, tutti e tre gli uomini sono stati portati nel carcere di Velletri.