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Pontida, parcheggi riservati a neomamme etero e comunitarie. Proteste

Cronaca

Il regolamento approvato dall'amministrazione leghista nel bergamasco prevede posti auto gratuiti per donne appartenenti a "famiglia composta da uomo e donna a fini procreativi" e cittadine di un paese appartenente all'Unione europea. Sindaco: cambieremo

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Posteggi gratuiti e riservati a neomamme o future mamme purché abbiano certi requisiti: ovvero che siano appartenenti a "nuclei familiari naturali" ("famiglia composta dall'unione di un uomo e una donna a fini procreativi"), residenti a Pontida e cittadine di un Paese appartenente all'Unione europea. Questo il contenuto del nuovo regolamento del piccolo comune della Bergamasca e approvato dall’amministrazione leghista guidata dal sindaco Luigi Carozzi coi soli voti della maggioranza. Nella serata del 13 settembre, il sindaco ha detto: "Il 14 settembre il primo atto sarà la modifica del regolamento. I parcheggi rosa sono destinati a tutte le mamme e le donne che aspettano un bambino. Senza alcuna distinzione".

Deroga solo per cittadine Ue

Una direttiva che fa discutere perché, di fatto, esclude la comunità Lgtb e le cittadine di Paesi extra Ue immigrate in Italia. Per quanto riguarda i non residenti a Pontida, è prevista una deroga solo per le donne "il cui stato di gravidanza sia evidente o clinicamente accertato" e "appartenenti a nuclei familiari naturali con cittadinanza italiana o di un Paese membro dell'Ue".

L’articolo 1

Nell’articolo 1, che illustra le finalità del provvedimento, si legge: “La città di Pontida intende con il presente regolamento comunale promuovere il sostegno alle famiglie naturali, formate dall'unione di un uomo e una donna a fini procreativi, nucleo fondante della società civile, favorendo la sosta della donna pontidese in fase di gestazione o di puerperio in apposite aree a loro riservate, riconoscendo l'essenziale funzione della donna nella maternità”. E si precisa: “Sono esplicitamente esclusi dall'ambito di applicazione del presente regolamento i soggetti non appartenenti a un nucleo familiare naturale".

Ira di Pd e M5S

Indignate le reazioni del Pd e del Movimento 5 stelle. "Ma fino a dove vogliono spingersi alcuni nella ricerca esasperata di provocazioni intolleranti e razziste che ricordano le peggiori pagine della storia?", si chiede a nome dei Dem il vice segretario Maurizio Martina.  "Dove vogliono portarci? Ai posti riservati sui bus? O al divieto d'ingresso nei negozi per alcune razze? Sono cose che fanno rabbrividire e purtroppo sono cose vere. Sembra che la storia non abbia insegnato nulla a certe persone e noi non possiamo sottovalutare tutto questo. Stanno emergendo estremismi che non possono essere banalizzati. Si ritiri subito questo provvedimento vergognoso".

Il Movimento 5 stelle lombardo parla  addirittura di "apartheid". "La discriminazione dei parcheggi rosa “è agghiacciante e va condannata con fermezza", scrive il consigliere lombardo del M5s, Dario Violi. "Dopo i parcheggi rosa ci aspettiamo che le amministrazioni leghiste si adoperino a creare bagni separati per gli extracomunitari, posti in piedi sugli autobus per i gay oppure le strisce verdi per parcheggi per i soli padani doc. E' ora di finirla, ne abbiamo abbastanza di discriminazioni, la Lega non può riportare la lancetta della storia a un Medioevo che nessuno rimpiange". "Chiediamo al sindaco di scusarsi e di revocare immediatamente quel regolamento - conclude -. In caso contrario siamo a disposizione dei cittadini di Pontida discriminati per eventuali ricorsi visto e considerato che il regolamento adottato è palesemente illegittimo e incostituzionale".

Sindaco: cambiamo, parcheggi sono per tutte le donne

"Domani il primo atto sarà la modifica del regolamento. I parcheggi rosa sono destinati a tutte le mamme e le donne che aspettano un bambino. Senza alcuna distinzione" Così il sindaco di Pontida Luigi Carozzi e il segretario provinciale della Lega a Bergamo Daniele Belotti, dopo le polemiche per i parcheggi di Pontida riservati alle mamme "di famiglie naturali" e di origine europea.