Chikungunya, stop a donazioni di sangue per 1,2 milioni di romani

Cronaca

Lo ha deciso il Centro Nazionale Sangue. Intanto la sindaca Virginia Raggi ha firmato l'ordinanza per la disinfestazione volta a contrastare l'emergenza. Lorenzin: “E’ passato troppo tempo dalla prima richiesta di intervento dell’Asl”

Il Centro Nazionale Sangue ha deciso il blocco alle donazioni di sangue in tutta l'Asl 2, che comprende la parte Sud-Est di Roma e la città di Anzio: in totale circa 1 milione e 200mila persone sono coinvolte. Lo stop è arrivato dopo che i casi casi accertati di Chikungunya nella zona sono saliti a 17. La sindaca di Roma Virginia Raggi, intanto, ha firmato l’ordinanza per la disinfestazione volta a “contrastare l'emergenza sanitaria dovuta ai casi sospetti e accertati di Chikungunya trasmessi dalla zanzara tigre, non solo su suolo pubblico, ma anche su quello privato".

Nel Lazio 17 casi accertati

Nel Lazio "sono 17 i casi accertati dal Servizio Regionale di Sorveglianza Malattie Infettive (Seresmi) ad oggi di Chikungunya, di questi 6 nella Capitale". Lo rende noto la Regione. "Di questi 17, dieci casi sono residenti o riportano un soggiorno nel Comune di Anzio, e sette casi non risultano aver viaggiato in Italia o all'estero nei 15 giorni precedenti l'esordio dei sintomi"

Stop alle donazioni nell’Asl 2

A seguito dei casi di Chikungunya che sono stati confermati a Roma è stato deciso il blocco delle donazioni di sangue ed emocomponenti nella Asl 2 del comune di Roma, insieme ad una ulteriore serie di misure cautelative. Lo comunica il Centro Nazionale Sangue - Istituto Superiore di Sanità, che ha già attivato tutte le procedure per sopperire alle eventuali carenze. La sospensione totale delle donazioni riguarda solo la Asl 2 del comune di Roma e il comune di Anzio, oggetto di un focolaio confermato nei giorni scorsi. 

L’assessore: “Ci siamo attivati subito”

"Gli interventi straordinari sono comunque già iniziati con i trattamenti larvicidi a seguito delle prime segnalazioni di venerdì scorso", sei legge nella nota del Campidoglio, che precisa che nelle zone specifiche dei casi accertati la misura sarà anche “adulticida”. “Le operazioni dureranno, così come indicato nell'ordinanza, fino a comunicazione del termine dell'emergenza - ha detto Pinuccia Montanari, assessore alla Sostenibilità Ambientale di Roma - È bene anche fare chiarezza: da parte dell'Amministrazione non c'è stato alcun ritardo, Roma Capitale si è immediatamente attivata rispetto ai casi di Chikungunya che ci sono stati segnalati dalle Asl. L'intervento è stato possibile solo al termine delle avverse condizioni climatiche, che avrebbero reso inefficaci e inutili i trattamenti”.

Lorenzin: “Stop alle donazioni di sangue”

Sulla vicenda è intervenuta anche il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che invece ha accennato a dei ritardi: “Siamo molto preoccupati per la situazione Chikungunya, il Comune di Roma proceda subito alle disinfestazioni. È passato troppo tempo dalla prima richiesta di intervento da parte della Asl che risale al 7 settembre'. Il 13 settembre è arrivata dalla Regione al Comune una nuova diffida per una disinfestazione immediata”.

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