A stabilirlo i risultati dell'autopsia. Sospesa la licenza al locale. I carabinieri: "Già in passato era stato teatro di fatti delittuosi"
È morto a causa di un'emorragia cerebrale causata dalle percosse ricevute il 50enne massacrato di botte fuori da una discoteca di Roma sabato scorso. È quanto emerge dall' autopsia svolta presso l'Istituto di Medicina Legale del Policlinico Gemelli di Roma. In base all'esame autoptico i calci e i pugni sferrati dai cinque buttafuori della discoteca avrebbero provocato un' emorragia cerebrale che ha causato il decesso dell'uomo.
Sospesa licenza al locale
Su proposta dei Carabinieri il Questore di Roma ha disposto la sospensione per 90 giorni della licenza con conseguente chiusura del locale, davanti al quale si è consumato il violento pestaggio, la notte tra sabato e domenica scorsi.
Non è il primo caso nel locale
La segnalazione dei Carabinieri ha sottolineato come già in passato il locale era stato teatro di altri fatti delittuosi. I Carabinieri della Compagnia Roma Eur hanno notificato al titolare del locale, il decreto che dispone la chiusura e apposto i sigilli all'esercizio pubblico che, alla luce di quanto emerso, "costituisce serio motivo di pregiudizio per l'ordine pubblico e per la sicurezza dei cittadini, nell'ottica di un doveroso soddisfacimento delle esigenze di tutela sociale".
Forse fatale un calcio al volto
L'esame autoptico ha confermato quanto già raccontato agli inquirenti dai testimoni: uno dei buttafuori avrebbe colpito la vittima con un violento calcio al volto mentre era già a terra. Mercoledì sera, è stata organizzata dagli amici una fiaccolata nel parcheggio del locale.