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Atac: ok a concordato preventivo. Raggi: "Inizia nuovo corso"

Cronaca
Atac, fino ad oggi, ha contratto un debito di 1,3 miliardi di euro (Ansa)

Il consiglio di amministrazione dell'azienda che gestisce il trasporto pubblico della Capitale ritiene che si tratti della "migliore soluzione alla crisi della società". Mobilitazione dei sindacati di base il 12 settembre

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Il Cda di Atac (azienda che gestinsce il trasporto pubblico nella Capitale)ha dato il via libera alla procedura di concordato preventivo, un accordo con i creditori sotto l'egida del tribunale, per tentare di salvare l'azienda. Il Cda ha individuato nel concordato preventivo "la migliore soluzione alla crisi della società", deliberando "l’immediata comunicazione all'azionista e la convocazione dell’Assemblea dei soci per le decisioni di competenza".

Raggi: "Atac deve rimanere pubblica"

L’annuncio del Cda è stato seguito da un post pubblicato su Facebook dal sindaco di Roma, Virginia Raggi, in cui si legge: "Atac deve rimanere pubblica. Atac deve rimanere di noi tutti". Il primo cittadino ha anche aggiunto che la procedura di concordato preventivo in continuità rappresenta l'inizio di un "percorso di rinnovamento totale dell’azienda di trasporti di Roma con un obiettivo chiaro: migliorare le linee, rinnovare la flotta degli autobus, la metropolitana; ridurre i tempi d'attesa; dare ai cittadini i servizi che meritano; tutelare i dipendenti onesti". Secondo la Raggi, infatti, con il concordato "chiediamo ai creditori dell'azienda di realizzare insieme un piano di risanamento e rilancio" di Atac.

Pd: basta valzer di poltrone

Atac, al momento, ha 1,3 miliardi di euro di debiti e il concordato, qualora venisse accordato, consentirebbe di congelarli e spalmarne il pagamento nel corso di cinque anni. Intanto, le opposizioni attaccano la maggioranza su quello che definiscono un "valzer di poltrone" interno all'azienda. Secondo le consigliere capitoline del Pd Valeria Baglio e Ilaria Piccolo, "Atac è senza pace. Dopo Rota e Fantasia – direttore generale e amministratore unico di Atac (ndr) – lascia anche il direttore operativo Giraudi. La maggioranza – proseguono – deve spiegare cosa c'è dietro questo valzer di poltrone, che ha visto saltare in pochi giorni anche il titolare dei conti in Campidoglio".

Sindacati: sciopero il 12 settembre

Sul piede di guerra i sindacati di base, che preannunciano un presidio sotto il Campidoglio il 7 settembre e uno sciopero di 4 ore per il 12 contro una soluzione che, a loro avviso, "mette a serio rischio livelli occupazionali, diritti salariali e normativi dei lavoratori". Lo stop, spiegano le sigle sindacali in un comunicato, durerà quattro ore, dalle 8:30 alle 12:30, per protestare contro la procedura di concordato preventivo in continuità, che "metterebbe a serio rischio livelli occupazionali, diritti salariali e normativi dei lavoratori". E proprio questi ultimi, secondo i sindacati, sono gli unici "a non venir ascoltati" a causa della "totale assenza di interlocuzione da parte dell'assessorato della Città in movimento e della governance aziendale con le rappresentanze sindacali".