Terremoto a Ischia, il Cdm dichiara lo stato d’emergenza
CronacaI Comuni coinvolti sono Casamicciola Terme, Forio e Lacco Ameno. Per l’attuazione dei primi interventi sono stati stanziati 7 milioni di euro. Intanto, sono circa 1.500 le persone assistite dal servizio nazionale della Protezione civile, dopo il sisma del 21 agosto
È stato dichiarato, dal Consiglio dei ministri, lo stato di emergenza per Ischia, dopo il terremoto dello scorso 21 agosto (il comunicato). I Comuni coinvolti sono Casamicciola Terme, Forio e Lacco Ameno. Per l’attuazione dei primi interventi, dopo le stime realizzate dal dipartimento della Protezione civile, sono stati stanziati 7 milioni di euro, posti a carico del Fondo per le emergenze nazionali.
1.500 persone assistite da Protezione civile
Intanto, sono circa 1.500 le persone assistite dal servizio nazionale della Protezione civile, dopo il sisma che ha colpito l’isola. In particolare, secondo i dati forniti dai Comuni, sono poco meno di 1.200 i cittadini di Casamicciola che la notte tra il 28 e il 29 agosto hanno trovato ospitalità prevalentemente in strutture alberghiere. Mentre, per Lacco Ameno, gli assistiti negli alberghi sono 297. Sono, invece, 21 le persone assistite dal Comune di Forio, sia in hotel che in una struttura sanitaria di lunga degenza. A questi, come spiega la Protezione civile, si devono poi aggiungere tutti i cittadini che, non potendo rimanere nelle proprie case perché inagibili o in attesa delle verifiche, hanno trovato autonomamente una sistemazione.
Le verifiche di agibilità sulle abitazioni private
A Casamicciola, Lacco Ameno e Forio - i più colpiti dalla scossa del 21 agosto - proseguono intanto, le verifiche di agibilità sulle abitazioni private, per le quali i cittadini dei tre Comuni hanno presentato, complessivamente, 1.793 domande di sopralluogo arrivate ai centri di coordinamento comunali. Al 28 agosto, sono stati effettuati complessivamente 433 sopralluoghi di cui 349 su edifici privati. Gli esiti delle verifiche su questi ultimi hanno accertato che 121 strutture sono agibili, mentre dieci sono agibili come struttura ma inagibili per rischio esterno. Altre 64 costruzioni risultano temporaneamente o parzialmente inagibili, e sono 149 quelle ritenute completamente inagibili. Sono inoltre cinque le schede alle quali, al momento, non è stato possibile attribuire un esito.
Gli accertamenti su scuole, edifici pubblici e alberghi
Concluse, al momento, le verifiche sulle strutture scolastiche, sugli edifici pubblici e sugli alberghi. Su 27 istituti scolastici, dieci risultano agibili e altri dieci no, mentre solo sette parzialmente o temporaneamente inagibil. Sono invece sei gli edifici pubblici agibili, quattro quelli che temporaneamente non lo sono e due quelli del tutto inagibili. La maggior parte degli alberghi su cui si sono fatte verifiche (43 strutture) risulta in buon condizioni. Continua, intanto, il lavoro dei tecnici abilitiati Aedes (Agibilità e danno nell'emergenza sismica) e dei Vigili del fuoco, aiutati da polizia e volontari, oltre che dal personale della Regione, della Prefettura e da esperti per la salvaguardia dei Beni culturali.