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Terremoto a Ischia, salvato anche il terzo fratellino. Morte due donne

Cronaca

La scossa di magnitudo 4.0 alle 20.57, ad una profondità di 5 chilometri. Ci sono anche 39 feriti. Nella zona del porto c'è stato un blackout elettrico. Protezione civile: 2.600 sfollati

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Due donne morte, 39 feriti, tre bimbi estratti vivi dalle macerie: è questo il bilancio del terremoto di magnitudo 4.0 che si è registrato – a una profondità di 5 km – a Ischia e sulla Costa Flegrea, alle ore 20,57 di lunedì 21 agosto. Il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, ha fatto sapere che secondo le stime preliminari sarebbero circa 2.600 le persone sfollate.
L'epicentro del sisma è stato a mille metri dal Faro di Punta Imperatore, sulla costa occidentale dell'isola. La scossa ha causato il crollo di almeno sette palazzi a Casamicciola, già teatro di un disastroso sisma nel 1883 che causò 2.300 morti.

Il salvataggio dei tre fratellini

Ore di apprensione per la situazione di tre fratellini rimasti imprigionati sotto le macerie di una palazzina crollata a Casamicciola. Un neonato è stato il primo a essere messo in salvo. Poi è stata la volta di Mattias.  Infine, dopo 16 ore di lavoro ininterrotto, anche Ciro, 11 anni, è stato finalmente estratto dalle macerie. Un lungo applauso dei vicini di casa ha incoraggiato i vigili del fuoco che lo hanno tirato fuori.

Vittime e crolli

Dopo la scossa c'è stato anche un blackout nella zona di Ischia Porto. Successivamente sono arrivate le prime notizie dei crolli e dei dispersi. Una donna anziana è morta a Casamicciola dopo essere stata colpita dai calcinacci caduti dalla chiesa di Santa Maria del Suffragio. Una seconda vittima, un'altra donna, è stata individuata sotto le macerie. Nello stesso Comune sono crollate alcune abitazioni. 

Un ferito grave

Secondo quanto conferma il direttore sanitario dell'ospedale Rizzoli di Lacco Ameno, il dottor Luigi Capuano, sono 39 le persone rimaste ferite delle quali uno in condizioni gravi trasferito con l'elicottero all'ospedale Cardarelli di Napoli. Il direttore sanitario definisce buone le condizioni del piccolo di sette mesi estratto dalle macerie, avrebbe infatti anche bevuto del latte.

I soccorsi

L'ospedale Rizzoli di Lacco Ameno è stato evacuato dopo l'individuazione di alcune crepe, ad eccezione di cinque pazienti intubati: nella notte, dopo le necessarie verifiche, il nosocomio è stato riaperto. Da Napoli sono partiti traghetti con volontari e squadre di soccorso mentre i feriti più gravi venivano portati in via mare e in eliambulanza all'ospedale Cardarelli di Napoli che era stato allertato. Il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, nella notte si è recato nella sede della Protezione civile per prendere parte al Comitato Operativo.

Gentiloni: dolore per vittime

Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, dopo aver che il Cdm ha approvato il decreto d'urgenza per fornire alla Protezione Civile gli strumenti per intervenire nelle zone terremotate, ha affidato a Twitter la prima dichiarazione sul sisma: "Italia si unisce nel dolore per le vittime".

De Luca: affrontiamo emergenze

"Questo è il momento di salvare vite, non di altro. E sul fronte dei soccorsi stiamo producendo insieme a tutte le forze dell'ordine e alle istituzioni nazionali e locali il massimo sforzo". Così il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca: "Ho parlato anche con il sindaco di Casamicciola - ha aggiunto - a tal proposito c'è molta preoccupazione, soprattutto tra i turisti e i villeggianti che provano a lasciare istintivamente l'isola in questi momenti, ma bisogna mantenere i nervi saldi. Ci saranno da domani anche altri problemi, adesso bisogna affrontare l'emergenza".