I due sono indagati per il tentato omicidio nel Napoletano del ventenne Vittorio Nappi e per detenzione e porto illegale di armi. Uno dei fermati è il figlio di un camorrista detenuto in regime di 41bis. Il movente sarebbe una vendetta per una relazione extraconiugale
Due persone, vicine al clan camorristico Gallo-Cavalieri, sono state arrestate oggi dai carabinieri di Torre Annunziata, in provincia di Napoli, per il tentato omicidio lo scorso gennaio del ventenne Vittorio Nappi e per detenzione e porto illegale di armi.
Le indagini e l’agguato a Nappi
Le ordinanze di custodia cautelare in carcere, chieste dalla Procura di Torre Annunziata, sono state eseguite al termine delle indagini iniziate dopo un agguato a colpi di arma da fuoco avvenuto contro la macchina dove si trovava il ventenne, rimasto gravemente ferito, con un altro ragazzo.
Movente i dissidi sorti dopo una relazione extra-coniugale
Gli investigatori hanno così individuato i due indagati, uno dei quali è il figlio di Francesco Gallo, detto “O Pisiello”, detenuto in regime di 41bis. Il motivi dell'agguato sarebbero dei dissapori tra i due clan, dopo che la moglie di Gallo avrebbe iniziato una relazione extraconiugale con un'appartenente al clan "Gionta", di cui fa parte Nappi.