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Bimba di 2 mesi con lesioni, il padre confessa: ferite accidentali

Cronaca
La bimba è stata trasferita all'ospedale Regina Margherita di Torino, dopo essere stata inizialmente ricoverata a Vercelli (Fotogramma)

La Procura di Vercelli ha indagato il papà della piccola ricoverata da alcuni giorni all'ospedale infantile Regina Margherita di Torino in gravi condizioni. L'uomo ha ammesso le proprie responsabilità 

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Sono in lento miglioramento, seppure la prognosi resti riservata, le condizioni della bimba di due mesi di Vercelli, ricoverata nei giorni scorsi all'ospedale Regina Margherita di Torino con lesioni al cranio e fratture alle costole. Il padre della bambina, pur affermando di non volere fare del male alla neonata, ha ammesso le proprie colpe ed ora è indagato in stato di libertà per lesioni personali aggravate. Nessun provvedimento, invece, per la madre della piccola, che non avrebbe alcuna responsabilità.

Il padre: lesioni accidentali

"Forse, mentre giocavamo insieme, l'ho abbracciata forte stringendole troppo il torace". Si è giustificato così il padre della neonata, che ha aggiunto che anche le ferite all'addome sarebbero accidentali, sorte mentre stava facendo giocare e ballare la piccola. La neonata, ha detto il genitore di Stroppiana (Vercelli) davanti agli inquirenti, e in presenza del suo legale, si era messa a piangere, e nella fretta di metterla nella culla le ha fatto sbattere la testa. O

Le lesioni e le indagini

Lo scorso 25 luglio la Procura di Vercelli aveva aperto un'inchiesta dopo la segnalazione giunta dall'Asl, iscrivendo il procedimento a carico di ignoti. Le indagini svolte dalla squadra mobile si erano concentrate fin da subito sull'entità delle lesioni e, soprattutto, sulla loro collocazione temporale, elemento di fondamentale importanza per chiarire la dinamica dei fatti.

Altrettanto importanti le informazioni relative alla famiglia della bambina, con il padre e la madre che da tempo sono seguiti dai servizi sociali. "Si può ritenere che l'origine della condotta risieda non solo nello stato soggettivo di chi l'ha posta in essere - scrive in una nota la Questura di Vercelli - ma anche nelle generali condizioni di vita del nucleo famigliare, particolarmente problematiche". Gli atti sono già stati inviati alla Procura dei minori e toccherà adesso al Tribunale dei minori fare le valutazioni del caso ed eventualmente decidere sul futuro della bimba.