In primo grado gli imputati erano stati condannati a sei anni, ma i giudici di secondo grado li hanno assolti "perchè il fatto non sussite". La rabbia dei parenti delle vittime
La Corte d'appello di Messina, riformando la sentenza di primo grado, ha assolto "perché il fatto non sussiste" l'ex sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca e l'ex sindaco di Scaletta Zanclea Mario Briguglio, condannati in primo grado a 6 anni nell'ambito dell'inchiesta sull'alluvione dell'ottobre 2009 fece 37 vittime. Revocati i risarcimenti civili del primo grado. Erano stati assolti, invece, i dirigenti regionali e della Protezione civile. Delusione di familiari delle vittime presenti alla lettura del dispositivo.
Nel 2009 morirono 37 persone
"Sono molto delusa e esterrefatta, 37 persone sono morte e per la giustizia è come se non fosse deceduto nessuno. Non ci sono colpevoli è questo è incredibile" ha dichiarato dopo la sentenza Raffaella Ingrassia, madre di Leo e Christian Maugeri, 21 e 22 anni, morti durante l'alluvione del 2009 a Giampilieri. L'1 ottobre del 2009 una bomba d'acqua difatti creò un inferno di fango nei comuni di Scaletta Zanchea e Itala e a Messina nelle frazioni di Giampilieri, Molino, Altolia. Morirono 37 persone e ci furono danni per oltre 800 milioni di euro.
A Giampilieri lavori di messa in sicurezza terminati solo nel 2016
A Giampilieri solo nel 2016 i lavori per la messa in sicurezza si sono conclusi. I familiari delle vittime però gridavano giustizia anche perché avevano fatto emergere che già nel 2007, due anni prima dell'alluvione, era stato denunciato il dissesto idrogeologico del territorio e le istituzioni non erano intervenute. Oggi la sentenza - che assolve tutti gli imputati e non dà alcun risarcimento - ha gettato i parenti delle vittime nello sconforto. La procura in primo grado aveva chiesto oltre cent'anni complessivi di carcere per tutti gli imputati.