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Via d’Amelio, imputati assolti da accusa strage dopo frasi Spatuzza

Cronaca

La corte d’appello di Catania ha rivisto le condanne di primo grado dopo le informazioni fornite dal pentito

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La corte d'appello di Catania ha assolto tutti gli imputati dall'accusa di strage per l’attentato di via d'Amelio in cui perse la vita il magistrato Paolo Borsellino assieme a cinque agenti della sua scorta.

Revisione per rivelazioni del pentito Spatuzza

Il tribunale celebrava il processo di revisione delle condanne, alcune delle quali all'ergastolo, emesse a Caltanissetta a carico di 9 persone. Il nuovo giudizio è stato chiesto, inizialmente, dalla procura generale di Caltanissetta ed è stato celebrato a Catania, come prevede la legge. A consentire la revisione sono state le rivelazioni del pentito Gaspare Spatuzza.

I coinvolti

Il giudizio di revisione riguarda Gaetano Murana, Giuseppe Orofino, Cosimo Vernengo, Natale Gambino, Salvatore Profeta, Giuseppe La Mattina, Gaetano Scotto, Vincenzo Scarantino e Salvatore Candura. Quest'ultimo era stato condannato solo per il furto della macchina che venne imbottita di tritolo e non per il reato di strage, mentre Orofino era stato ritenuto responsabile di appropriazione indebita, favoreggiamento e simulazione di reato. Tomassello aveva avuto una condanna per associazione mafiosa e non per strage.

I risarcimenti

Resta per chi ne rispondeva, tranne per Tomasello, la condanna per mafia già abbondantemente scontata da tutti tranne che da Scotto. Sarà ora la corte d'appello di Caltanissetta a dover rideterminare la pena, passaggio fondamentale per quantificare i risarcimenti dei danni che chi è stato condannato ingiustamente chiederà. Da risarcire, infatti, saranno solo i danni derivanti dalla ingiusta condanna per strage, visto che quella di mafia è definitiva. I risarcimenti potranno essere richiesti quando la sentenza di oggi diventerà definitiva.