Nel 2013 Ilario D’Apollonio, oggi 85enne, sparò e uccise Nicolas Valentin Barbat, uno dei quattro banditi che entrarono nella sua abitazione e imbavagliarono la moglie. L’archiviazione, sollecitata anche dal pm, ha riconosciuto che l’anziano agì per legittima difesa
Il gip di Roma Gaspare Sturzo ha disposto l’archiviazione per Ilario D’Apollonio, l’85enne accusato di omicidio volontario per aver ucciso un malvivente durante un tentativo di rapina nella sia villa, avvenuto nel 2013. L’uomo, il 29 giugno di quell’anno, sparò ai quattro banditi che si erano introdotti nella sua abitazione, uccidendone uno, Nicolas Valentin Barbat. Il gip ha riconosciuto che l’anziano agì per legittima difesa.
La rapina
I quattro rapinatori, uno dei quali armato, si introdussero di notte nella villa dei coniugi D'Apollonio, in via Nomentana. Legarono ed imbavagliarono la padrona di casa, Ilaria Ciocchetti, anch'essa ottantenne, che li aveva sorpresi. Il marito, il signor Ilario D’Apollonio, quando si accorse di cosa stava succedendo sparò ai ladri e uccise Barbat. Gli altri tre banditi furono successivamente catturati e condannati a pene tra cinque anni e quattro mesi e quattro anni di reclusione.
Richiesta sollecitata dal pm
L'archiviazione del procedimento era stata sollecitata dal pm anche su indicazione dei legali della coppia di anziani vittime del tentativo di rapina. Nel provvedimento, il pm aveva sottolineato che "la condotta omicidiaria sia stata posta in essere da un soggetto in età avanzata nei confronti di un uomo di 35 anni di alta statura e di fisicità robusta al fine di difendere se stesso e sua moglie (impossibilitata a reagire in quanto immobilizzata ed imbavagliata) dalla condotta violenta di più rapinatori travisati di cui almeno uno armato". Per il pm, dunque, la legittima difesa invocata da D'Apollonio era giustificata dal "pericolo per l'incolumità sua e della moglie".