Indagato l'autore del "Catalogo di profili Facebook di donne single"
CronacaLa procura ipotizza la violazione del codice della privacy nei confronti del 49enne lombardo autore dei due e-book in cui venivano condivisi nomi e informazioni sensibili di alcune "donne single" delle province di Lecco e Monza
Il suo "Catalogo di profili Facebook di donne single", ha scatenato polemiche roventi. Ma ora, per il 49enne di Lecco artefice della discussa pubblicazione on–line, sono arrivati anche i primi guai con la legge. L’uomo è stato indagato per violazione della privacy, in base all'articolo 167 del Codice della privacy.
Le single di Lecco e Monza
Al 49enne lombardo sarebbero infatti attribuibili il "Catalogo di profili Facebook di donne single che vivono a Lecco", e uno analogo realizzato per la provincia di Monza. Si tratta di due e-book, in vendita in rete per qualche giorno, che hanno causato aspre polemiche. Nei due libri, apparentemente riconducibili ad associazioni no-profit, erano infatti inseriti i nomi di diverse donne residenti nelle due province: una lista che conteneva migliaia di profili Facebook e che ha spinto molte delle dirette interessate a sporgere denuncia contro le pubblicazioni. Il catalogo era stato pubblicizzato con lo slogan "al costo di un singolo drink! Quanto tempo impiegheresti per cercarle tutte?".
Avviso di garanzia e perquisizione
All'uomo, come riporta il quotidiano "La Provincia", è stato notificato un avviso di garanzia emesso dal pm di Lecco, Silvia Zannini, e nei suoi confronti è stata anche eseguita una perquisizione che ha reso necessaria la nomina di due legali. La perquisizione è stata eseguita dagli agenti della Squadra Mobile di Lecco ai quali le indagini sono state delegate dal procuratore capo Antonio Chiappani. Dall’abitazione dell’uomo è stato sequestrato il computer, che ora sarà sottoposto al vaglio degli esperti informatici della Polizia di Stato.
La difesa
Nei giorni scorsi, l’autore, residente a Valmadrera, paese affacciato sul lago di Lecco, si è pubblicamente difeso: "Se qualcuno può essersi sentito offeso, ne sono certamente dispiaciuto – ha detto - non ne avevo intenzione; per evitare altri fastidi e disagi ho ritirato il catalogo dalla vendita". Molte delle donne riportate nella pubblicazione, hanno intenzione di presentare una class action.