Attorno alle corse, che avvenivano alla presenza di minori, era stato avviato un giro di scommesse illegali. Il blitz è scattato lungo una strada statale
Gare clandestine di cavalli, organizzate anche in presenza di minori. Otto le persone arrestate dalla polizia di Enna in collaborazione con la Guardia di Finanza, nell’ambito dell’indagine denominata "Bucefalo". Oltre ai provvedimenti restrittivi, sono state formalizzate varie denunce a piede libero nei confronti di 13 persone, alcune delle quali trovate in possesso di migliaia di euro derivanti dalle scommesse.
L’accusa
Nei confronti degli indagati viene ipotizzato il reato di associazione a delinquere, finalizzata all'organizzazione e alla promozione di competizioni non autorizzate tra cavalli, con l’aggravante della presenza di minori. Sette le persone denunciate a piede libero per effettuazione di scommesse clandestine, e 6 per concorso nell'organizzazione delle gare.
Il blitz
L’operazione arriva al culmine dell’indagine coordinata dal pm Francesco Rio, della procura di Enna. Gli arresti sono avvenuti sulla statale 117, tra Piazza Armerina e Mazzarino, poco prima che avesse inizio una gara tra calesse a due ruote, annullata all'ultimo momento quando, probabilmente, qualcuno si era accorto della presenza delle forze dell'ordine.
Gli arrestati
Presunti organizzatori delle gare, nonché fantini e proprietari di uno dei cavalli impiegati nelle corse illegali sono un uomo di 41 anni e uno di 52. In manette sono finiti anche due fratelli di 59 e 65 anni, di Gela, addetti alla raccolta delle scommesse, un 46enne e un 40enne che aveva con sé gli attrezzi per ferrare i cavalli; inoltre due giovani di 30 e di 28 anni, quest'ultimo coordinatore delle vedette impiegate nell'organizzazione della gara.
Bucefalo
La denominazione dell’indagine trae spunto dal destriero di Alessandro Magno, che venne montato dal grande condottiero durante le sue battaglie, il cui nome, derivato dal greco antico, significa “testa di bue”.