Crollo cavalcavia Fossano, s'indaga per capire cause e responsabilità

Cronaca

Tre inchieste per far luce sul cedimento del viadotto che ha travolto un'auto dei carabinieri: una della Procura di Cuneo, una interna dell'Anas (che dai primi rilievi parla di "vizi costruttivi dell'opera"), l'altra del ministero. Sindaco: "Non si spenga l'attenzione"

Si continua a indagare, nel Cuneese, per carcere di far luce sulle cause del cedimento del cavalcavia di Fossano, che ha travolto un’auto dei carabinieri senza provocare feriti, e sulle responsabilità. Tre le inchieste in corso: una della Procura di Cuneo (che indaga contro ignoti per crollo colposo), una interna dell’Anas, l’altra del ministero delle Infrastrutture. In una nota, l’Anas ha fatto sapere che il crollo potrebbe essere stato causato da “vizi costruttivi dell'opera”: dai primi rilievi tecnici, si spiega, appare “anomalo il cedimento improvviso e così repentino della campata, senza alcuna preventiva evidenza di problematiche strutturali, tenuto anche conto che l'opera è stata realizzata negli anni '90 e che al momento del cedimento non era interessata da carichi significativi”.

Itinera: “Prematuro parlare ora”

“Ci saranno delle perizie, ora è prematuro parlare”, ha commentato la Itinera, azienda del Gruppo Gavio che ha completato l'opera negli anni Novanta. Itinera è tra i principali player nella realizzazione di grandi opere infrastrutturali e nell'edilizia civile. Con 764 dipendenti e un portafoglio lavori di 3,91 miliardi di euro, ha firmato alcune delle principali infrastrutture italiane degli ultimi anni. Solo in Piemonte: il ponte Meier ad Alessandria, un lotto della Cuneo-Asti, i lavori di ammodernamento della A4 da Torino a Novara Est.

Anas e Codacons parte offesa

L’Anas, intanto, ha fatto sapere che si costituirà parte offesa nell'eventuale giudizio per il crollo della rampa di accesso alla tangenziale di Fossano. Stessa cosa farà il Codacons. E mentre la Regione Piemonte ha rinnovato la richiesta all'Anas di effettuare un check-up a tutte le infrastrutture piemontesi, alcuni deputati del Pd hanno presentato un'interrogazione al ministro Graziano Delrio. Il sindaco di Fossano Davide Sordella, poi, ha lanciato un appello: "Quando si spegneranno i riflettori su questa vicenda, non si spenga l'attenzione da parte di tutti".

Una task-force per il traffico

Su tutta la rete stradale di Fossano, nel Cuneese, si registrano ancora disagi al traffico, con code e rallentamenti. Dopo il cedimento, infatti, sono stati chiusi sette chilometri di strada e per gestire il traffico è stata allestita una task-force formata da protezione civile e polizia locale: “Adesso molto più banalmente bisogna gestire il traffico e i sopralluoghi agli altri viadotti - spiega Sordella -. Chiediamo pazienza per i disagi che ci potranno essere". “Se le verifiche dei tecnici daranno esito positivo – ha aggiunto il sindaco – la tangenziale di Fossano potrebbe riaprire in pochi giorni". Tempi decisamente più lunghi, invece, per lo svincolo crollato e per la sottostante via Marene. “L'area del crollo è stata posta sotto sequestro – ha spiegato Sordella -. Abbiamo avuto rassicurazioni sul fatto che i tempi dell'inchiesta saranno brevi. Dopodiché si potrà procedere al dissequestro, alla rimozione dei detriti e al ripristino parziale della viabilità nell'area”.

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