Un'azienda priva di autorizzazioni avrebbe abbattuto 689 piante: faggi, pini e abeti rossi. Accusati quattro operai, il titolare della ditta e un agronomo
Sei uomini sono stati denunciati per avere tagliato senza autorizzazioni 689 alberi all'interno del Parco nazionale dell'Aspromonte. È il risultato di un intervento condotto dai carabinieri forestali di Oppido Mamertina, in provincia di Reggio Calabria, e dal Coordinamento territoriale carabinieri per l’ambiente di Reggio Calabria e di San Giorgio Morgeto.
Tagli senza autorizzazioni – Tutto è nato dalla segnalazione di un cittadino. Le forze dell'ordine hanno così sorpreso cinque persone mentre tagliavano piante di faggio a Piani di Zomaro, località del comune di Cittanova (Reggio Calabria). Tra di loro anche un 56enne, titolare di un'azienda agricola. Alcuni ceppi erano contrassegnati solo con vernice rossa, molti non risultavano numerati (come la normativa richiederebbe) o contrassegnati dal martello forestale (con il quale i periti agrari marchiano gli alberi che possono essere abbattuti nelle aree protette). Anomalie che hanno convinto i carabinieri a sospendere immediatamente i lavori e a richiedere la documentazione necessaria per gli abbattimenti. I militari hanno così scoperto che l'azienda era priva delle autorizzazioni al taglio.
Gli alberi abbattuti – Durante il sopralluogo è stato accertato l'abbattimento di 689 piante di alto fusto: 646 faggi, 16 pini e 27 abeti rossi. Oltre al titolare della ditta e ai quattro operai presenti al momento dell'intervento, è stato denunciato anche l'agronomo forestale, titolare del martello forestale con cui erano state marchiate alcune piante già abbattute. I reati contestati sono di deturpamento di bellezze naturali e violazione della normativa relativa alle aree protette.