Al vaglio degli inquirenti telefono cellulare, computer e documenti cartacei dell'uomo che ha ucciso i due bambini di 2 e 4 anni, per poi togliersi la vita
Sono al vaglio degli inquirenti telefono cellulare, computer e documenti cartacei del 43enne di Trento che ha ucciso due dei suoi tre figli di 2 e 4 anni, per poi togliersi la vita. L’ipotesi su cui si concentra l’attività investigativa è quella di un crac finanziario. L'uomo, un broker che lavorava privatamente, stava attraversando una lunga e pesante crisi economica a causa di operazioni finanziarie non propriamente azzeccate e affari sbagliati.
Il suo tenore di vita era molto alto ma, a quanto pare, superiore alle possibilità nonostante la vendita di una casa di famiglia a Mezzocorona, sempre in Trentino. Ieri, insieme alla moglie, avrebbe dovuto recarsi dal notaio per il rogito dell'acquisto del lussuoso attico dove la famiglia viveva nel quartiere Le Albere (progettato dall'architetto Renzo Piano), del valore di un milione e 200 mila euro, ma quella somma molto probabilmente non era nelle sue possibilità. Su di lui pesava inoltre lo spettro dello sfratto, perché da mesi non pagava nemmeno l'affitto per l'abitazione che avrebbe dovuto acquistare.
Nelle prossime ore saranno effettuati gli accertamenti medico legali e l'autopsia prima sui corpi dei due bambini e successivamente su quello del padre omicida-suicida. La Procura di Trento, che ha aperto un fascicolo per omicidio, esclude che in quell'appartamento ci fosse una persona estranea. Alla tragedia sono sopravvissute la moglie dell'uomo e un'altra figlia di 13 anni che si trovava in gita scolastica.