Tar di Bolzano, menu vegano deve essere servito nelle mense a scuola
CronacaIl Tribunale amministrativo regionale ha accolto il ricorso di una madre alla quale era stato negato un pasto "senza carne e pesce" per il proprio figlio
Avere un pasto vegano a scuola è un diritto. Non hanno avuto dubbi i membri del collegio del Tar di Bolzano che il 23 marzo hanno accolto il ricorso della madre di un bambino al quale l'asilo aveva negato il pasto senza alimenti di origine animale.
La sentenza - “Un comune non può rifiutare senza motivazione di servire un pasto vegano ad un bambino dell'asilo qualora i genitori lo abbiano richiesto”. Questa la decisione con cui il Tribunale amministrativo regionale ha chiuso una vertenza aperta nel settembre dello scorso anno. È stato allora che la madre del bimbo, compilando la domanda di iscrizione del figlio all'asilo nido di Merano, aveva espressamente fatto richiesta di una dieta speciale che prevedesse un “menu senza carne e pesce”. Nella sua istanza la donna aveva inoltre allegato una nota del pediatra in cui si consigliava di escludere dalla dieta del bambino anche uova, latte e derivati perché, come aveva scritto il medico, “potrebbero avere effetti non favorevoli” sul bambino che già dalla nascita seguiva una dieta vegana. Niente da fare per il Comune che si è opposto all'istanza della madre sostenendo che il trattamento alimentare richiesto non era previsto. Da lì la decisione di ricorrere al Tar che oggi le ha dato ragione. Il collegio, presieduto da Terenzio Del Gaudio, ha stabilito la carenza di motivazione da parte del Comune, osservando inoltre che le disposizioni ministeriali prevedono che "vanno assicurate anche adeguate sostituzioni di alimenti correlate a ragioni etico-religiose o culturali".
Seconda sconfitta per Merano – Quella arrivata oggi rappresenta la seconda vittoria della madre vegana in due anni contro il comune altoatesino. Già nel 2015 il Comune aveva preteso un certificato medico per consentire al suo bimbo iscritto al nido di seguire l'alimentazione vegana, manifestando preoccupazioni per la salute del piccolo. Chiamato a doversi pronununciare sulla questione, anche quella volta il Tar di Bolzano si pronunciò a favore della donna dichiarando l'illegittimità della richiesta formulata dalla pubblica amministrazione e obbligandola a fornire il pasto vegano senza alcuna certificazione medica". Nel 2016, ricorda l'avvocato della madre, "lo stesso Comune, cogliendo l'occasione del passaggio del bimbo dal nido alla scuola materna, decide direttamente di negare l'alternativa vegana, eliminandola dalle opzioni previste per la mensa scolastica. La madre, per la seconda volta costretta a ricorrere alle vie legali, si è rivolta allo stesso tribunale amministrativo regionale per chiedere giustizia. E giustizia è stata fatta".