Trattati di Roma: tra proteste e celebrazioni, la Capitale si blinda
CronacaSabato 25 marzo si festeggiano i 60 anni da una firma storica per l'Unione europea. La cerimonia ufficiale alle 10 in Campidoglio con una quarantina di leader politici. Previste manifestazioni pro e contro. Piano sicurezza "imponente" con due zone blindate nel centro
Sabato 25 marzo l’Europa festeggia i 60 anni dalla firma dei Trattati di Roma. Nella Capitale sono attesi una quarantina tra capi di Stato, di governo e vertici dell’Ue. Ma anche gli antagonisti di Eurostop. Sono previsti, infatti, diversi eventi e cortei a favore o contro l’Europa. La Questura di Roma ha messo a punto un piano sicurezza definito “imponente”: due zone blindate nel centro storico, una quarantina di varchi d'accesso, più telecamere, tiratori scelti sui palazzi, artificieri, tremila agenti in strada e divieto di caschi, passamontagna e petardi ai cortei.
Le due zone di sicurezza - La cerimonia ufficiale, con i leader politici, si svolgerà al Campidoglio dalle 10. Tutta l’area intorno sarà “blue zone”: una zona rossa di “massima sicurezza” ribattezzata “blue” in omaggio ai colori della bandiera dell’Unione europea. La “zona blu” si snoda da via Petroselli fino a via del Plebiscito e via IV Novembre, comprendendo il Campidoglio, piazza Venezia e i Fori Imperiali. Sarà presidiata dalle prime ore del 24 marzo e alla mezzanotte scatteranno le chiusure al traffico e ai pedoni per effettuare le bonifiche. Ventidue i varchi d'accesso previsti. C’è, poi, la “green zone”: una sorta di area cuscinetto che racchiude la zona da piazza Venezia fino a via del Tritone, comprendendo Quirinale, Prefettura e via del Corso. Ci saranno 18 varchi d’accesso, con presidi di polizia per i controlli, attivi dalle 6 del 25. In quest'area non verranno consentite manifestazioni: il traffico veicolare e pedonale verrà chiuso a partire dalle 7 di sabato e potranno accedere solo gli aventi diritto. Nelle due zone e in quelle dove si svolgeranno i cortei, verranno attivate già dal 23 marzo cento telecamere in più. Come per il Giubileo, previsto il divieto di sorvolo sul centro città.
<iframe width="560" height="319" src="//player.sky.it/player/external.html?id=333313" frameborder="0" allowfullscreen="true"></iframe>
Polemiche dei commercianti - Il 25 resteranno chiusi per tutta la giornata alcuni monumenti e aree archeologiche, come il Colosseo (già dalle 19 del giorno prima), il Foro Romano - Palatino e la Domus Aurea. Si sta valutando anche la chiusura di alcune scuole del centro. La scelta di blindare la zona, però, ha provocato polemiche. “Bloccare il centro storico è assurdo. Il commercio ne risentirà”, ha detto il presidente di Confesercenti Roma, Valter Giammaria. “Siamo avvelenati, perché il diritto di manifestare non può prevaricare il diritto al lavoro che viene ignorato. Il rischio è di avere un'altra giornata persa”, ha aggiunto il presidente della Confcommercio del centro storico della Capitale, David Sermoneta. Molti negozi hanno deciso di tenere le serrande abbassate, perché convinti di non avere clienti ma soprattutto per paura di danni.
Rischio infiltrazioni di violenti – Sono almeno sei i cortei e sit-in in programma in città il 25. Il più numeroso e a rischio è quello dei movimenti della piattaforma Eurostop, che raccoglie varie sigle (dai No Tav ai Cobas ai Comunisti). Il programma è chiaro: “Pensiamo che il 25 marzo non sia una giornata di festa, ma deve divenire una giornata di lotta e mobilitazione contro il vertice”. Alla manifestazione contro l’Europa si attendono anche antagonisti dall'estero, in particolare da Francia, Germania e Grecia. Il rischio è che tra gli 8mila manifestanti previsti possano mescolarsi infiltrati violenti e black bloc. Per questo il questore ha vietato caschi, copricapo, passamontagna, petardi e annunciato controlli in borse e zaini. I divieti scatteranno fin dall'ingresso in città già nei giorni precedenti al vertice e non si esclude la possibilità di applicare il foglio di via obbligatorio in caso di presupposti di pericolosità. Il corteo di Eurostop partirà da porta San Paolo alle 14 e arriverà alla Bocca della Verità: sfilerà lungo via Marmorata, via Luca Robbia e Lungotevere Aventino.
Gli altri cortei – Partirà dalla Bocca della Verità, invece, il corteo pro Ue del Movimento federalista europeo: inizierà alle 11 e arriverà all'Arco di Costantino. A metà tragitto si unirà al corteo Nostra Europa, a cui sono previsti 5mila partecipanti e che partirà alla stessa ora da piazza Vittorio. Dalle 10 alle 15, all'Auditorium Angelicum, ci sarà anche un sit-in di Fratelli d'Italia (“Per raccontare la nostra idea d’Europa”, ha detto Giorgia Meloni). Alle 14 dovrebbero scendere in piazza circa 5mila persone per il corteo di Azione Nazionale e del Polo Sovranista, da Santa Maria Maggiore a via dei Fori Imperiali (“Una manifestazione pacifica e tranquilla, di chi è contro l'Unione Europea e la critica civilmente”, ha detto Gianni Alemanno). Alla 15, a piazzale Tiburtino, ci sarà la manifestazione del Partito comunista. Ha fatto sapere che si mobiliterà “contro le politiche vessatorie e tiranniche dell'Unione Europea” anche Forza Nuova.
Le altre iniziative - Tante le iniziative per celebrare i 60 anni dei Trattati di Roma. Come la mostra fotografica “L'Italia in Europa - L'Europa in Italia”, promossa dal Dipartimento per le Politiche europee. La mostra sarà aperta al pubblico dal 23 al 30 marzo (dalle ore 10 alle ore 14) nella Sala Ottagonale delle Terme di Diocleziano (ex Planetario). Poi sarà esposta in altre città, come Milano (19-23 aprile) e Ventotene (24 maggio - 9 giugno). L’anniversario dei Trattati di Roma verrà celebrato anche con un francobollo da 95 centesimi: sopra c’è il volto di una giovane donna (che simboleggiare l'Europa), che ha tra i capelli il disegno geometrico di piazza del Campidoglio. Il 24 marzo, dalle 19 nell’Aula magna dell’università La Sapienza, davanti ai leader politici si esibiranno l'Alexian Group di Santino Spinelli e l’Orchestra europea per la pace. Nello stesso giorno, dalle 20 nel cortile di Palazzo Spada, va in scena “Festa europea”, un’iniziativa apartitica nata su Facebook con lo scopo di “sollecitare un ripensamento e una reazione contro la deriva antieuropeista diffusa nell'opinione pubblica e nei social media”. Sabato, poi, le organizzazioni della società civile porteranno il Mediterraneo nel cuore della Capitale, sulle acque del Tevere. Sul fiume, alle 15.30, una imponente installazione riprodurrà l'impatto delle politiche dei muri sulle persone in cerca di sicurezza in Europa: un’azione simbolica di protesta contro le politiche migratorie dell'Ue e per chiedere un'Unione più umana e accogliente verso chi fugge da guerre, persecuzioni o povertà.