Mafia Capitale, al processo Carminati fa il saluto romano

Cronaca
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L'imputato era collegato in videoconferenza dal carcere di Parma, dov'è detenuto in regime di 41 bis. Il presidente della X sezione penale del Tribunale di Roma: "Verificare reato di apologia del Fascismo"

Dopo Anders Behring Breivik, un altro imputato eccellente ha fatto il saluto romano in un’aula di tribunale. Si tratta di Massimo Carminati, collegato in videoconferenza dal carcere di Parma, dove è detenuto in regime di 41 bis, ha rivolto verso lo schermo il saluto romano (il video è stato visionato oggi anche in udienza).  

 

Il saluto verso lo schermo l’8 marzo - Il presidente della X sezione penale del Tribunale di Roma, Rosanna Ianniello, davanti al quale è in corso il processo Mafia Capitale, ha disposto l'invio alla Procura del video dell'udienza dell'8 marzo scorso durante la quale Massimo Carminati, in collegamento da Parma, ha rivolto un saluto romano alla telecamera. Le immagini sono state trasmesse oggi nel corso dell'udienza nell'aula bunker di Rebibbia. Il tribunale invita la Procura a verificare se ci siano condotte penali nell'atteggiamento tenuto dall'ex Nar e in particolare se vi siano i profili tali da potere contestare il reato di apologia del fascismo.

 

L’esultanza dopo il saluto – Il presidente Rosanna Ianniello ha osservato che “l’apologia del fascismo in un processo penale è intollerabile”. L’udienza di mercoledì scorso si era conclusa con Salvatore Buzzi, in collegamento con Roma dal carcere di Tolmezzo, che aveva affermato: «Eravamo la Terza Internazionale più Carminati». L’ex Nar, conosciuto come “il nero” ha risposto alzando il braccio destro, con il saluto fascista. Seguito poi da un’esultanza da stadio.

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