Sfregiata con acido, Gessica Notaro vuole essere al processo contro ex

Cronaca

La 28enne di Rimini, aggredita il 10 gennaio, è uscita dall'ospedale di Cesena dopo quasi due mesi e diversi interventi. "Ho voglia di tornare a fare la mia vita normale", ha detto agli amici. Il 9 marzo l'udienza preliminare contro l'ex compagno. "Sarò in Aula", assicura la ragazza

Gessica Notaro, la 28 di Rimini sfregiata con l’acido dall’ex fidanzato il 10 gennaio scorso, da qualche giorno è stata dimessa dall’ospedale Bufalini di Cesena. Dopo quasi due mesi di degenza e diversi interventi, la ragazza si trova in un posto sicuro, lontano da curiosi e giornalisti. Da lì, pensa al futuro. Non solo quello lavorativo, con il progetto di lasciare l’impiego all’acquario di Rimini come addestratrice di leoni marini per dedicarsi alla musica. Ma anche quello processuale. Il 9 marzo ci sarà l’udienza preliminare contro Edson Tavares, l’ex compagno accusato di averla sfregiata e ora rinchiuso nel carcere di Forlì. L’uomo non dovrà rispondere dell’aggressione, ma delle accuse di stalking e minacce. Accuse che l’estate scorsa gli erano costate un ammonimento e l’obbligo di stare ad almeno 500 metri da Gessica Notaro. La ragazza vuole essere in Aula e ai suoi avvocati avrebbe detto: “Tranquilli, mi conoscete, ci sarò”.

Speranze per il recupero completo della vista - Non la fermeranno le bende che ancora coprono una parte del suo volto. Nelle ultime settimane la giovane ha subito tre interventi, due al viso e uno all'occhio sinistro, quello più compromesso dall'acido. L'operazione è riuscita, ma bisognerà aspettare ancora per capire se la ragazza potrà recuperare completamente la vista. Gessica Notaro dove tornare a Cesena almeno una volta a settimana per le cure e sottoporsi a diversi controlli. Ma, come ha rivelato chi le sta vicino, è contenta di non essere più ricoverata. “Non riuscivo più a restare lì dentro – avrebbe detto ai suoi amici l’ex Miss Romagna –, ho voglia di tornare a fare la mia vita normale, di riprendere a cantare e a muovermi”.

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