Smog oltre i limiti, scatta il blocco degli Euro 4 a Torino
CronacaDivieto di circolazione per i mezzi inquinanti dalle 8 alle 19, con l’eccezione del carpooling. Pm10 sopra i livelli di guardia anche a Milano, hinterland e Monza
Stop alle automobili diesel Euro 4 a Torino. Il blocco, che riguarda circa 100mila veicoli, è scattato stamattina, in virtù delle norme più restrittive varate dalla giunta comunale. I livelli di smog, intanto, sono a livelli di guardia anche a Milano.
Il divieto - Nel capoluogo piemontese, negli ultimi 7 giorni, l'Agenzia regionale per l'ambiente (Arpa) ha registrato una concentrazione di Pm10 superiore ai 50 microgrammi al metro cubo. Il divieto, diventato operativo alle 8 del mattino, resta in vigore fino alle 19, ed è esteso a tutte le auto private diesel fino all'Euro 4 e benzina, gpl e metano Euro 0. Per i veicoli che trasportano merci, invece, c'è una finestra di libera circolazione tra le 14 e le 16, con il blocco che è scattato mezzora dopo, alle 8.30.
L’eccezione del carpooling – L’unica deroga prevista per accendere il motore di un diesel Euro 3 o Euro 4, è organizzare una macchina in condivisione tra più persone, il cosiddetto ‘carpooling’. Si potrà viaggiare su una sola auto, ma con almeno 3 persone a bordo, e dirette nella stessa direzione. La circolazione, invece, è consentita lungo i corsi di accesso all'autostrada e alle tangenziali, oltre che ai parcheggi.
Livelli alti anche in Lombardia – Anche a Milano e hinterland si respira male, con i valori di Pm10 tornati abbondantemente sopra il limite di 50 microgrammi per metro cubo. Domenica 19 febbraio i valori registrati nelle tre centraline di Arpa Lombardia a Milano Verziere, Senato e Pascal erano rispettivamente 80, 84 e 86 micro grammi per metro cubo. Valori sopra il livello di guardia anche ad Arese e Pioltello, e nella zona di Monza, con quote registrate superiori a 80 micro grammi per metro cubo.
I Verdi chiedono provvedimenti – Il coordinatore dell’esecutivo dei verdi Angelo Bonelli, ha ricordato come la Ue abbia avviato “due procedure di infrazione, per i superamenti di biossido d'azoto e delle PM10. Questo, prosegue, “significa dover pagare milioni di euro che invece potrebbero essere investiti in quei provvedimenti che noi Verdi chiediamo da tempo. Quelli immediatamente applicabili (stop alle auto e bus gratis nelle città più inquinate) e strutturali come più trasporto pubblico, efficienza energetica, incentivi economici per passaggio da auto a gpl”.