Ritrovata in Marocco la tela del Guercino rubata a Modena

Cronaca

La procura conferma l’autenticità dell’opera sottratta in una Chiesa della città emiliana alla vigilia di Ferragosto del 2014. Soddisfazione espressa dal  ministro Franceschini

Rubata alla vigilia di Ferragosto 2014 nella Chiesa di San Vincenzo, a Modena, e ritrovata a Casablanca, in Marocco. È ricomparsa l’opera del maestro Giovanni Francesco Barbieri, detto 'il  Guercino', raffigurante "La Madonna con i Santi Giovanni Evangelista e Gregorio Traumaturgo", un olio su tela di grandi dimensioni, considerato dagli esperti un capolavoro dell’arte italiana del 600.

La pista straniera –
La notizia è stata confermata dalla procura di Modena, che ha espresso “massima soddisfazione” per il ritrovamento, sottolineando l’impegno “sia da parte dell'autorità giudiziaria (pm Claudia Ferretti) sia da parte dei carabinieri del Nucleo Tutela patrimonio culturale, con il coinvolgimento di altre forze di polizia”. Gli investigatori avevano seguito piste straniere, in particolare in Francia e in Inghilterra, per arrivare al ritrovamento del dipinto.

Il ricco imprenditore a Casablanca –
A sorpresa, però, la destinazione si è rivelata Casablanca. Qui, l’opera è stata offerta in vendita da tre ricettatori a un ricco imprenditore marocchino che, riconosciuto il valore dell'opera, ha denunciato i falsi mercanti d'arte e i tre sono stati arrestati. Secondo il sito di news del paese nordafricano Lesite.info, l'opera d'arte è stata proposta al ricchissimo uomo d'affari per 10 milioni di dirham (circa 940 mila euro), ma lui, collezionista esperto, ha compreso di trovarsi di fronte al capolavoro del Guercino e ha avvisato la polizia. A quel punto, i tre ricettatori (nordafricani, uno dei quali risulta aver vissuto a lungo in Italia) sono stati sorpresi dalle autorità marocchine, le quali, attraverso l’Interpol, hanno avvisato i colleghi italiani del ritrovamento, avvertendo che poteva trattarsi della tela rubata a Modena nell’estate di 3 anni fa.


Il rientro in Italia -
"Il governo, attraverso il Ministero dei Beni culturali e il ministero degli Esteri, è ora al lavoro per far rientrare il prima possibile questo capolavoro in Italia e restituirlo alla comunità", ha commentato in una nota il ministro dei Beni e delle attività culturali Dario Franceschini, sottolineando "eccellenti capacità investigative degli organi inquirenti e del Comando tutela patrimonio culturale". "Emozione", e “grande attesa per il ritorno”, sono state espresse dal sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, e dall’arcivescovo della città emiliana Erio Castellucci.

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