Milano, dimessa dalla clinica la liceale molestata sul treno

Cronaca
La stazione di Mortara in una foto d'archivio (Fotogramma)

È tornata a casa la sedicenne che, giovedì pomeriggio, è stata aggredita su un treno. Ha traumi guaribili in 30 giorni, tra cui una costola rotta. Continuano le indagini per risalire ai due responsabili. Sala: "Abbiamo il dovere di vigilare di più"

È tornata a casa la sedicenne che, giovedì pomeriggio, è stata molestata e picchiata da due uomini su un treno Milano-Mortara. La liceale è stata dimessa dalla clinica in cui era stata ricoverata. Nell’aggressione ha riportato traumi guaribili in 30 giorni, tra cui la rottura di una costola. Gli investigatori, intanto, sono al lavoro per identificare i responsabili, descritti dalla vittima come due nordafricani di età intorno ai 25 anni.

Le indagini - Nell'audizione protetta, con l'aiuto di una psicologa, la studentessa ha fatto riferimento ai contatti su Facebook con un uomo che potrebbe essere uno dei due, anche se tali contatti sarebbero abbastanza datati. La ragazza ha detto di essersi sentita seguita fin da quando è uscita da scuola. Gli agenti della Squadra volante e della Polfer cercano riscontri al suo racconto anche attraverso l'analisi delle immagini di numerose telecamere di sorveglianza lungo il tragitto. A cominciare da quelle della linea del tram, a bordo del quale la liceale è giunta in piazzale Cantore per poi dirigersi a piedi alla stazione di Porta Genova, dove ha preso il treno. Acquisite anche le immagini delle stazioni della linea ferroviaria. Qualche indicazione potrebbe venire anche dalle amiche della ragazza. Su quanto successo, però, rimangono molti interrogativi. Tra gli altri, esclusa l'ipotesi di un tentativo di rapina, non è certo che sia stata un'aggressione esclusivamente a fini sessuali.

Sala: “Vigilare di più” - Sulla vicenda denunciata dalla giovane è intervenuto anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. “Abbiamo il dovere di vigilare di più. Ne parlerò anche con il presidente della Regione, Maroni, perché ovviamente i mezzi di trasporto sono in parte cittadini, in parte regionali. Bisogna fare di più”. “Poi – ha aggiunto Sala – colgo l'occasione per lanciare un invito a tutti: di stare molto attenti ai social, perché in certi casi possono portare a incontri sgraditi”.

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