Secondo l'ufficio provvedimenti disciplinari, il documento doveva essere "più circostanziato". Ma sono attesi "nuovi accertamenti" sulla vicenda dei pazienti assistiti sul pavimento nell'ospedale Santa Maria la Pietà
Archiviata per un difetto di forma. È questa la decisione che è stata presa sulla procedura disciplinare di sospensione nei confronti dei tre medici dell’ospedale di Nola coinvolti nel caso dei malati abbandonati a terra. La richiesta di sospensione, secondo l’ufficio provvedimenti disciplinari, doveva essere “più circostanziata”.
Sospesi e reintegrati a gennaio - I tre medici sono il direttore sanitario dell’ospedale, il responsabile della medicina d’urgenza e il responsabile del pronto soccorso. Erano stati sospesi tutti il 9 gennaio scorso, per poi essere reintegrati in servizio momentaneamente il 27 dello stesso mese. Antonietta Costantiti, la manager dell’Asl Napoli 3 Sud che ha dato la notizia dell'archiviazione, ha ribadito però che sono attesi “nuovi accertamenti” sulla vicenda e da quelli si deciderà come agire.
"Abbiamo preferito curare le persone a terra piuttosto che non dare loro assistenza" - Quando il 9 gennaio era esploso il caso dei malati curati a terra nell’ospedale civile “Santa Maria la Pietà” di Nola, in provincia di Napoli, il direttore sanitario si era giustificato così:”Abbiamo preferito curare le persone a terra piuttosto che non dare loro assistenza. In ospedale abbiamo 15 barelle, 10 delle quali al pronto soccorso, e sabato ne abbiamo ‘sequestrate’ due alle autoambulanze per far fronte all'emergenza venutasi a creare”. Proprio quello stesso giorno, dopo la denuncia sui social con le fotografie che ritraevano la situazione critica della struttura e dei malati, erano arrivate le sospensioni per i tre dottori.