
Quattro forti scosse hanno colpito diversi Comuni dell'Italia centrale. Superata magnitudo 5 per tre volte in un'ora, quarta scossa nel pomeriggio. Ad Amatrice e Accumuli, già sotto l'emergenza meteo, si sono verificati nuovi crolli come quello definitivo del campanile della chiesa di Sant'Agostino

Quattro scosse di terremoto comprese tra magnitudo 5.1 e 5.3 hanno colpito diversi comuni del Centro Italia. Alle 10.25 del 18 gennaio è stata avvertita la prima scossa con epicentro a tre chilometri da Montereale, in provincia dell'Aquila. L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha reso noto che il movimento tellurico, verificatosi a 9,2 km di profondità, ha avuto una magnitudo di 5.1. (Nella foto una tenda della Croce Rossa Italiana schiacciata dal peso della neve ad Ancarano, Norcia) -
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Ore 11.15: una seconda scossa di magnitudo 5.5, profondità 9.1 km, ha avuto come epicentro Capitignano, L'Aquila (Nella foto Ancarano)-
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Ancora l'Aquilano al centro della terza scossa, registrata alle 11.25 a Pizzoli. Profondità 8.9 km, magnitudo 5.3 (Nella foto membri della Croce Rossa spalano la neve ad Ancarano) -
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Nel primo pomeriggio, alle 14.33, un nuovo movimento tellurico di magnitudo 5.1 si è verificato a 10 km di profondità. A Colle di Arquata, Ascoli Piceno, 15 allevatori inizialmente dispersi, sono stati ritrovati. Nelle Marche la protezione civile ha annunciato l'allarme valanghe. A Campotosto, provincia dell'Aquila, è crollato il tetto del municipio (Nella foto le tende della CRI ad Ancarano) -
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A Rieti diverse scuole sono state fatte sgombrare per precauzione durante le scosse di terremoto. Per le operazioni di emergenza sono stati coinvolti il soccorso alpino dell'Aquila e l'esercito (Nella foto la neve copre le strutture della Cri ad Ancarano) -
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Colpiti anche i comuni di Cittareale, Crisciano, Accumoli e Amatrice. In quest'ultima, già distrutta dal terremoto del'agosto 2016 e in cui persero la vita 299 persone, è definitivamente crollato il campanile della chiesa di Sant'Agostino. “L'emergenza non è il terremoto, né i danni in zona rossa bensì la neve”, ha dichiarato il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi. (Nella foto un furgone dei Vigili del Fuoco coperto di neve a Cittareale, vicino ad Amatrice) -
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Le analisi degli esperti dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia avrebbero chiarito che il sisma di questa mattina è strettamente legato a quello di fine agosto. “È lo stesso sistema di faglie attivato il 24 agosto, ma a generare il terremoto di oggi è un segmento diverso”, ha detto la sismologa Paola Montone. “Siamo di fronte a un'area attivata molto grande, lunga 50 chilometri - ha aggiunto il sismologo Antonio Piersanti - Di sicuro si tratta di un fenomeno sismico complesso e articolato: dopo la scossa di magnitudo 6.5 del 30 ottobre era statisticamente prevedibile che ci fossero altre scosse di magnitudo superiore a 5” (Nella foto un mezzo dei Vigili del Fuoco sotto la neve di Cittareale)-
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