Nas, blitz negli ospedali italiani: farmaci scaduti e sovraffollamento

Cronaca
Oltre 200 ispezioni italiani tra gennaio e febbraio da parte dei Nas. Nella foto, un controllo eseguito in passato a Milano (Fotogramma)

Oltre 200 le ispezioni eseguite durante le feste natalizie: sono emerse carenze strutturali e un numero di accessi al Pronto soccorso pari al doppio rispetto alla media giornaliera. Si tratterebbe però di "episodi limitati"

Controlli a tappeto da parte dei Nas negli ospedali italiani durante le feste natalizie. Il nucleo dell’arma dei Carabinieri per la tutela della salute, nell’arco di un mese, ha schierato 600 uomini per un totale di oltre 200 ispezioni. Il sovraffollamento di molti Pronto soccorso, con un numero di accessi in vari casi pari al doppio della media giornaliera, è tra le maggiori criticità. Sono di pochi giorni fa le polemiche per il caso dei malati curati in terra nell'ospedale di Nola.

 

I Nas segnalano anche carenze strutturali, farmaci scaduti e, in alcuni casi, l'esercizio abusivo della professione. Anomalie che hanno portato a 19 sanzioni amministrative e 11 deferimenti all'autorità giudiziaria. I Carabinieri hanno però precisato che si tratta di "episodi limitati, che non condizionano la generalizzata situazione di funzionalità offerta dalla gran parte delle strutture visitate, operanti sul territorio".

 

 

L'allarme per il sovraffollamento - Il controllo straordinario da parte dei Nas sull’intero territorio nazionale è iniziato lo scorso 15 dicembre e l’attività è proseguita per circa un mese, con una concentrazione maggiore durante le festività natalizia.

Soprattutto nelle grandi città, la criticità maggiore si è rivelata il sovraffollamento. 

È stato rilevato, in particolare, un afflusso massiccio di persone anziane, dovuto probabilmente anche al picco epidemico influenzale. In media, il numero di accessi al Pronto soccorso rilevato era il doppio della normale affluenza quotidiana. All’Ospedale civico di Palermo, ad esempio, i carabinieri hanno trovato 47 pazienti, 27 in barella e 20 in poltrona: un numero tre volte superiore a quello previsto.

L’assenza di posti letto nei vari reparti ha fatto sì che alcuni pazienti venissero sistemati nei corridoi.

 

Esempi negativi – Lo scorso 25 dicembre è stato effettuato dai Nas un sopralluogo anche all’Ospedale dei bambini a Palermo. Dal controllo sono emerse diverse irregolarità tra cui l’assenza di stanze dedicate al personale medico e attese da due a cinque ore per ottenere esami di laboratorio, per carenza di personale. In un ospedale della provincia di Ragusa, invece, è stata disposta la chiusura della sala operatoria del dipartimento di Chirurgia perché mancavano i requisiti strutturali e igienico-sanitari.

Il 26 dicembre un infermiere è stato invece deferito in stato di libertà dal Nas di Campobasso per esercizio abusivo della professione sanitaria, mentre il nucleo dei Carabinieri di Bari ha rinvenuto confezioni di medicinali scadute, che sono state sequestrate, presso un ospedale della provincia.

 

 

Importanza dell’attività di monitoraggio -   Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha sottolineato l’importanza delle attività di monitoraggio anche e soprattutto quando questa avviene sotto traccia affermando che si tratta di “un'attività continua che va ben oltre i casi e le emergenze che finiscono sui giornali, come il caso di Nola. Non solo dunque controlli nei Pronto soccorso, ma in tutta la rete dei servizi sanitari e della sicurezza alimentare". I blitz dei Nas proseguiranno anche nei prossimi mesi.

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