Le perturbazioni che arrivano dal Nord Europa interesseranno tutta la penisola e in particolare il centro-Sud. Coldiretti: danni per 14 miliardi di euro (IL METEO)
Un lieve rialzo delle temperature, poi sarà di nuovo gelo. Sono queste le previsioni degli esperti che ritengono che un’altra ondata di freddo investirà il nostro Paese per via di una serie di correnti in arrivo dal Nord Europa. Le perturbazioni, con tutta probabilità, dureranno altri dieci giorni, soprattutto al centro-Sud (LE PREVISIONI)
Le perturbazioni da Nord a Sud - Torneranno le raffiche di vento e le forti nevicate che hanno interessato l’Italia negli scorsi giorni. Le temperature rimarranno basse, anche se nella giornata del 12 gennaio sono previsti dei lievi rialzi. Il tempo peggiorerà già da oggi sulle regioni tirreniche centrali e in Umbria, con piogge e neve sopra i 1.300 metri. Entro sera le perturbazioni colpiranno anche il Nord e parte del Sud con neve su Alpi, Prealpi fino in pianura nel caso del Piemonte. Inoltre, la neve è arrivata anche ad Anacapri, dove la cima del Monte Solaro, la vetta più alta dell'isola, si è imbiancata. Intanto, la protezione civile continua a lavorare per liberare le strade nell’area intorno a Salerno, a Matera e in Puglia, dove proseguono le nevicate, soprattutto sul Gargano, e dove il presidente della Regione ha dichiarato lo stato d’emergenza.
Le piogge - Dalla giornata del 13 gennaio, si prevedono piogge su Lazio, Campania, Umbria, Toscana, Marche e Abruzzo. Previste anche nevicate al di sopra degli 800 o dei 1000 metri. La pioggia interesserà anche il Nordest e la neve potrebbe cadere - per lo più mista a pioggia - sull’Emilia Romagna.
Danni per 14 miliardi - Dopo il drastico abbassamento delle temperature, il ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina, starebbe valutando l'ipotesi di dichiarare lo stato di calamità, anche per le gravi conseguenze che la gelata ha avuto sull'attività di allevatori e agricoltori, per i quali la Coldiretti ha calcolato un danno di circa 14 miliardi di euro.