Lo scorso maggio, il comandante della Costa Concordia fu condannato a 16 anni in secondo grado, ma la procura generale aveva chiesto una pena di 27, e ora vuole l'annullamento della sentenza. Il comandante ha presentato ricorso. Il 20 aprile l'udienza
È stata fissata il 20 aprile l'udienza davanti alla quarta sezione della Corte di Cassazione per il processo che vede imputato Francesco Schettino. L'ex comandante della Costa Concordia fu condannato in appello a 16 anni per il naufragio della nave da crociera, avvenuto venerdì 13 gennaio 2012. In quell'occasione morirono 32 persone e ne rimasero ferite 157.
La procura generale aveva chiesto 27 anni - Dopo il processo in primo grado al Tribunale di Grosseto, lo scorso 31 maggio la Corte d'Appello di Firenze ha confermato la condanna a 16 anni per Schettino. In quella sede la procura generale aveva chiesto 27 anni. Il collegio difensivo di Schettino, composto dagli avvocati Saverio Senese e Donato Laino, ha presentato ricorso in Cassazione chiedendo l'annullamento della condanna per una serie di vizi procedurali.
Il ricorso del comandante - Nel ricorso di Schettino si fa rilevare che l'appello decise in appena un mese, tra il 28 aprile e 31 maggio, rispetto a una mole di 88 faldoni (oltre 60.000 pagine di processo) e che la motivazione di appello, nonostante le quasi 700 pagine, "sembra ridursi a un riassunto di tutte le doglianze prospettate nei motivi, limitandosi a ricopiare interi brani della motivazione adottata dai primi giudici".