Il Tribunale del Riesame di Roma ha respinto l'istanza di scarcerazione presentata dal difensore dell’ex responsabile del personale in Campidoglio, arrestato il 16 dicembre scorso. La sindaca intanto ha chiesto di procedere all'annullamento dell'affidamento dell'incarico di direttore del dipartimento turismo a Renato Marra
Resta in carcere Raffaele Marra, l'ex responsabile del personale in Campidoglio, considerato il braccio destro del sindaco Virginia Raggi, arrestato il 16 dicembre scorso per corruzione in concorso con l'imprenditore Sergio Scarpellini. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame di Roma respingendo l'istanza con la quale l'avvocato Francesco Scacchi, difensore del dirigente comunale, chiedeva la libertà o, in subordine, la concessione degli arresti domiciliari.
Marra resta in carcere - Secondo la ricostruzione della Procura, Marra, nel giugno del 2013, avrebbe ricevuto indebitamente, "per l'esercizio dei poteri e delle funzioni inerenti agli incarichi ricoperti all'epoca utilità economiche, pari a 367mila euro, provenienti dai conti correnti personali di Scarpellini" per l'acquisto di un immobile in via dei Prati Fiscali 258 poi intestato alla moglie Chiara Perico.
Raggi toglie l'incarico al fratello di Marra - Protagonista della cronaca di questo 9 gennaio è anche il fratello di Raffaele Marra, Renato. La sindaca di Roma Virginia Raggi ha infatti chiesto agli uffici del Campidoglio di procedere all'annullamento del suo incarico di direttore del dipartimento turismo. La sua nomina era stata sotto i riflettori dell'Anac secondo cui era "configurabile il conflitto di interessi".