Morto dopo due mesi di agonia l'anziano dato alle fiamme a Siracusa

Cronaca
L'esterno dell'abitazione dove è stato aggredito e dato alle fiamme Giuseppe Scarso (Ansa)
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Giuseppe Scarso, l’80enne pensionato aggredito a ottobre nella sua abitazione, è deceduto all’ospedale Cannizzaro di Catania. Era stato picchiato e bruciato vivo da un gruppo di almeno tre giovani dopo aver subito altri due tentativi analoghi nei giorni precedenti

Dopo due mesi di agonia è morto l’anziano dato alle fiamme a Siracusa. Giuseppe Scarso, l’80enne pensionato aggredito nella sua abitazione a ottobre, è deceduto all’ospedale Cannizzaro a Catania. Era stato picchiato e bruciato vivo da un gruppo di giovani dopo altri due tentativi analoghi subiti nei giorni precedenti. Dalla ricostruzione degli investigatori della squadra mobile sarebbero stati almeno tre gli aggressori che si erano introdotti nell'abitazione del fruttivendolo in pensione.  

 

Gli investigatori si erano concentrati su alcuni video di sorveglianza che riprendono un gruppo di giovani mentre acquistano una tanica di benzina presso un distributore poco distante dalla casa della vittima. Ma al momento le indagini non hanno portato sviluppi. 

 

Tre aggressioni in poche ore - Scarso è morto in ospedale dopo due tentativi di dargli fuoco andati a vuoto nel giro di 48 ore. Il terzo, invece, l’aveva ridotto in fin di vita. Il primo tentativo risale al 28 settembre scorso: qualcuno era riuscito ad aprire la porta dell'abitazione dell'uomo, gettando liquido infiammabile e dando fuoco al pavimento, ma l'anziano era riuscito a spegnere le fiamme. 

 

Due mesi di agonia - Il giorno dopo la vittima, insieme al fratello, aveva denunciato l'episodio ai carabinieri. Ma appena 24 ore dopo, alcune persone incappucciate erano entrate nuovamente nell'appartamento, gettando liquido infiammabile sul petto e sull'orecchio dell'anziano, che se l'era cavata con lievi ustioni. Il 1 ottobre, in piena notte, l'azione si è ripetuta. Gli aggressori hanno utilizzato una bottiglietta di alcol che poi hanno gettato sotto un’auto prima di fuggire. L’uomo era stato colpito sul viso, sulla testa, sulla spalla. Dopo due mesi di ricovero a Catania, Scarso è morto.

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