La Polizia di Stato ha scoperto un traffico di veicoli di "alta gamma" che venivano rubati a Milano, portati in Puglia per dotarli di documenti "regolari" e poi rivenduti in Piemonte attraverso siti dell'usato
Reperivano sul mercato parallelo macchine di “alta gamma” in gran parte rubate a Milano e provincia, le trasferivano in Puglia per contraffare i documenti e poi le rivendevano in Piemonte. È quanto ha scoperto la Polizia di Stato di Bari che, dopo due anni di indagini, ha sgominato una banda criminale che agiva tra Milano, provincia di Barletta – Andria – Trani, Cerignola, sempre in Puglia, e Torino. Nel corso dell’operazione sono state sequestrate 15 autovetture, tra cui Range Rover Evoque, Audi e Fiat 500L, per un valore commerciale complessivo intorno ai 500mila euro. Tutti i veicoli sono già stati restituiti ai legittimi proprietari.
La vendita online – Intercettazioni telefoniche, monitoraggi gps e servizi di osservazione e pedinamento hanno permesso agli inquirenti di ricostruire lo schema con il quale agiva la banda. I veicoli, una volta trasportati a Cerignola con degli autocarri, venivano “puliti” attraverso la contraffazione dei dati identificativi. Secondo la Polizia le vetture venivano dotate di un nuovo numero di telaio e di documenti di circolazione estera, spesso tedeschi, falsi o rubati in bianco e poi riempiti secondo le esigenze. Questo nuovo status permetteva ai membri della banda di procedere all’immatricolazione delle automobili nelle motorizzazioni di Bari e Foggia come provenienti dall’estero. Infine, con i documenti in regola, i mezzi venivano messi in vendita come usati su siti web specializzati, in modo particolare in Piemonte dove secondo gli inquirenti era attiva una cellula dell’organizzazione.