Vaticano contro Radio Maria: frasi scandalose e offensive sul sisma
CronacaLa Santa Sede attacca l'intervento di un sacerdote che aveva parlato del recente terremoto come castigo divino
Il Vaticano condanna le frasi andate in onda su Radio Maria sul terremoto, additato dal teologo padre Giovanni Cavalcoli (nella foto in alto) come "castigo divino" provocato dalle "unioni civili", definendole "offensive e scandalose". Mentre sul suo sito l'emittente cattolica si dissocia dalle frasi 'incriminate' precisando peraltro che non vanno attribuite al direttore padre Livio Fanzaga ma a uno speaker esterno, è monsignor Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di stato vaticana a esprimere tutta l'indignazione che in queste ore ha attraversato, oltre la Rete anche gli stessi ambienti ecclesiastici.
"Frasi offensive e scandalose" - "Sono affermazioni offensive per i credenti e scandalose per chi non crede", ha detto il sostituto della Segreteria di Stato vaticana, "datate al periodo precristiano e non rispondono alla teologia della Chiesa perché contrarie alla visione di Dio offertaci da Cristo che ci ha rivelato il volto di Dio amore non di un Dio capriccioso e vendicativo. Questa - ha spiegato - è una visione pagana, non cristiana. Chi evoca il castigo divino ai microfoni di Radio Maria offende lo stesso nome della Madonna che dai credenti è vista come la Madre misericordiosa che si china sui figli piangenti e terge le loro lacrime soprattutto in momenti terribili come quelli del terremoto".
"Radio Maria - ha aggiunto il prelato, tra i più stretti collaboratori del Papa - deve correggere i toni del suo linguaggio e conformarsi di più al Vangelo e al messaggio della misericordia e della solidarietà propugnato con passione da papa Francesco specie nell'anno giubilare. Non possiamo non chiedere perdono ai nostri fratelli colpiti dalla tragedia del terremoto per essere stati additati come vittime dell'ira di Dio. Sappiano invece che hanno la simpatia, la solidarietà e il sostegno del Papa, della Chiesa, di chi ha un briciolo di cuore".
Ma Padre Cavalcoli non si scusa - Non si è scusato, invece, padre Cavalcoli: intervistato dalla trasmissione radiofonica La Zanzara, senza remore ha insistito: "Confermo tutto, i terremoti provocati da peccati dell'uomo come le unioni civili". Evocando anche "Sodoma e Gomorra", sulla condanna del Vaticano il domenicano si è schernito con un ironico "ripassino il catechismo: sono dottore in teologia da 30 anni, ho lavorato con san Giovanni Paolo II".