Legionella a Parma, scagionata la rete idrica. I casi salgono a 37
CronacaSecondo le ultime analisi, le condotte idriche non sono contaminate. L'infezione si starebbe diffondendo per via aerea. I morti restano due, mentre sale il numero delle persone positive al batterio
La rete idrica di Parma non è contaminata e la diffusione della legionella che ha colpito la città emiliana procederebbe per via aerea. A renderlo noto ieri 6 ottobre la Ausl in un comunicato diffuso al termine del secondo incontro del coordinamento al quale hanno preso parte il sindaco Federico Pizzarotti, la direttrice dell'Ausl Elena Saccenti, il direttore generale dell'Azienda Ospedaliera Massimo Fabi e il delegato della Regione Roberto Cagarelli.
I casi positivi salgono a 37 - Il bilancio è, secondo l'ultimo aggiornamento, di 37 casi positivi, 19 uomini e 18 donne. I decessi restano due, mentre i medici definiscono “in lieve miglioramento” le condizioni di una 27enne e di un 73 enne, ritenuti al momento i casi più critici. L'allarme era scattato il 28 settembre, per i primi casi segnalati. E si era intensificato alla notizia dei primi decessi. Comune e Ausl hanno immediatamente attivato una task force per capire l'origine dell'infezione, concentrando le ricerche nella zona della città dove risiedono quasi tutte le persone colpite, il quartiere di Montebello.
Le analisi scagionano la rete idrica - “I primi risultati pervenuti e l'evoluzione delle analisi in corso – si legge nel comunicato - tendono ad escludere, o almeno rendono altamente improbabile, che l'acqua di rete possa essere stata il veicolo di diffusione della legionella”. Le indagini si stanno quindi indirizzando verso l'altra fonte indiziata sin dal primo momento: le torri di evaporazione presenti nei grandi edifici. Il sindaco Pizzarotti ha sottolineato che la giunta sta “valutando la possibilità di emettere un'ordinanza per il censimento e la bonifica delle torri, anche indipendentemente dal riscontro della presenza della legionella”.
“Non abbassare la guardia” - Pizzarotti ha voluto rassicurare i cittadini, invitandoli però a seguire i consigli diffusi dalla Ausl. “Tutti gli enti coinvolti stanno lavorando per scoprire l'origine dell'epidemia e per mettere in atto tutte le azioni possibili per bloccarne la diffusione. Ma i cittadini sono invitati a non abbassare la guardia e ad osservare le semplici disposizioni emanate e divulgate ampiamente dalle aziende sanitarie”. Anche se, al momento, la rete idrica non pare il canale di diffusione dell'infezione, è ancora preferibile “fare scorrere l’acqua calda per alcuni minuti, mantenendosi distanti; rimuovere e pulire in modo accurato (con utilizzo di prodotto anticalcare) filtrini del rubinetto e cipolle delle docce; non riporre il telefono della doccia ma lasciarlo pendente, in modo da evitare ristagni d’acqua; non utilizzare vasche idromassaggio”.