La procura aveva chiesto una condanna a tre anni e quattro mesi per l'ex sindaco, che attacca i vertici del Pd: "Qualcuno si chieda se ha la statura da statista"
L'ex sindaco di Roma Ignazio Marino è stato assolto dall'accusa peculato, truffa e falso nell'ambito del processo sul caso scontrini e le consulenze della Onlus Imagine. La procura aveva chiesto una condanna a tre anni e quattro mesi.
"Sono felice, aspettavo questo esito perché sapevo di essere innocente", ha spiegato l'ex primo cittadino: "Ringrazio la giustizia - ha detto visibilmente commosso -, di fronte ad accuse infamanti e a comportamenti dei media e della politica molto pesanti, è stata finalmente ristabilita la verità".
Da Marino poi un affondo contro i vetici del Pd (a partire dal premier Renzi) che volle le sue dimissioni: "Il conto di certe azioni le paga il paese, soprattutto quando riguardano la capitale di Italia. Qualcuno ora si dovrebbe guardare allo specchio e capire se ha la statura di statista e farsi un esame di coscienza".
L'ex sindaco risponde inoltre a Virginia Raggi che aveva accusato il sindaco di aver causato un danno di immagine alla citta: "Alla richiesta della sindaca Raggi per 600mila euro di danni di immagine, oggi il giudice ha detto che non ho fatto nessun danno di immagine e anzi mi aspetto che così come ho fatto io, ricercando nel mondo di esaltare l'immagine della città anch'ella si impegni con la stessa determinazione per il bene di Roma".
<iframe width="560" height="319" src="//player.sky.it/player/external.html?id=304017" frameborder="0" allowfullscreen="true"></iframe>