Piacenza, operaio travolto da tir. Pm: "Non era in corso una protesta"
CronacaI sindacati accusano: "Camionista spinto a forzare il blocco". Ma secondo la procura al momento dell'incidente non era ancora cominciato il picchetto. Autista indagato a piede libero per omicidio stradale
Un operaio di 53 anni è morto investito da un tir a Piacenza, davanti alla sede dell'azienda logistica Gls. Sull'esatta dinamica dei fatti è scontro tra la versione dei sindacati e quella della procura. Secondo i sindacati di base, impegnati in una trattativa con l'azienda per l'assunzione dei precari, il camionista sarebbe stato incitato dall'azienda a sfondare un blocco di lavoratori che stava picchettando di fronte all'ingresso dell'impresa. Ipotesi smentita però dal pm, secondo cui nel momento dell'incidente non era in corso nessuna protesta e i lavoratori attendevano ancora l'esito della trattativa. L'autista è indagato a piede libero per omicidio stradale. I sindacati stanno protestando davanti alla sede del Ministero del Lavoro a Roma e annunciano scioperi nelle prossime ore.
Sindacato: "E' stato assassinato" - L'incidente è avvenuto alle 23.40 di mercoledì, quando un camion è uscito dall'azienda, travolgendo l'uomo di 53 anni, di origine egiziane e padre di cinque figli. Secondo quanto denunciato da Riccardo Germani dell'Usb "il conducente del camion che ha travolto e ucciso il nostro lavoratore è stato incitato a forzare il picchetto da un addetto vicino all'azienda". "Gli urlavano 'parti, vai!' - ha raccontato - e quello è partito investendo il nostro aderente". Il sindacato aveva organizzato una protesta davanti alla sede dell'azienda proprio per il mancato rispetto di un accordo sull'assunzione dei precari. Ipotesi poi rilanciata dall'Usb che in una nota ha affermato che l'uomo "è stato assassinato".
La testimonianza del fratello - Il fratello dell'operaio morto ha assistito all'incidente e ha raccontato come l'uomo sia stato investito mentre andava a prendere un ombello.
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Procura: "Non era in corso nessuna protesta" - Ipotesi però smentita dalle prime ricostruzioni del capo della procura di Piacenza Salvatore Cappelleri, secondo cui "quando è avvenuto l'incidente non era in atto alcuna manifestazione all'ingresso della Gls". "Grazie alla presenza di una pattuglia della polizia in quel momento sul posto - spiega Cappelleri - abbiamo potuto effettuare subito una ricostruzione attendibile dell'incidente. Quando il Tir è uscito dalla ditta, dopo le regolari operazioni di carico, ha effettuato una manovra di svolta a destra. Inoltre escludiamo categoricamente che qualche preposto della Gls abbia incitato l'autista a partire. Davanti ai cancelli in quel momento non vi era alcuna manifestazione di protesta o alcun blocco da parte degli operai, che erano ancora in attesa di conoscere l'esito dell'incontro tra la rappresentanza sindacale e l'azienda. Allo stato attuale delle indagini riteniamo che l'autista non si sia accorto di aver investito l'uomo che è stato visto correre da solo incontro al camion che stava facendo manovra. Per questo si è deciso di rilasciare l'autista che, tra l'altro, è anche risultato negativo ai test di accertamento per le sostanze stupefacenti e l'alcol".
Il tweet del sottosegretario allo sviluppo economico - Sull'incidente è intervenuto anche il viceministro allo Sviluppo Economico, Teresa Bellanova, con un tweet rilanciato da Matteo Renzi, sempre con l'hashtag #Piacenza.
<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="it" dir="ltr">Non doveva accadere, vicina alla famiglia operaio deceduto. Responsabilità non restino impunite, nessuno può morire manifestando <a href="https://twitter.com/hashtag/Piacenza?src=hash">#Piacenza</a>— Teresa Bellanova (@TeresaBellanova) <a href="https://twitter.com/TeresaBellanova/status/776355553593421824">15 settembre 2016</a></blockquote><script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>