Bimbo sbranato da cani, la mamma: lo avevo in braccio

Cronaca

Si è avvalsa della facoltà di non rispondere davanti al pm la madre del piccolo di 18 mesi ucciso dai due dogo nella sua abitazione di Mascalucia, nel Catanese. La donna, ancora sotto choc, è rimasta ferita per cercare di proteggere il figlio

Ieri non è riuscita a proferire parola davanti ai carabinieri di Mascalucia (Catania) che le hanno chiesto i particolari della tragedia; ovvero di spiegare come hanno fatto i suoi cani a sbranare sotto i suoi occhi il figlio Giorgio di 18 mesi. Oggi Stefania Crisafulli, indagata per omicidio colposo, parla tramite il suo avvocato, Fabio Cantarella e spiega: “Avevo mio figlio in braccio”.

 

La ricostruzione della mamma – “Era tra le mie braccia - racconta - quando uno dei cani, il maschio, l'unico libero in giardino, all'improvviso, senza  motivo apparente, ha aggredito il piccolo cercando di portarmelo via. L'ho difeso, ho combattuto, ma mi ha trascinata sul giardino. Poi sono riuscita a chiudere il cane e sono fuggita fuori casa urlando, chiedendo aiuto con mio figlio tra le braccia, ma è stato tutto inutile".

Al suo fianco c’è il marito, il papà del piccolo Giorgio, che continua a difenderla. “E’ impossibile che mia moglie abbia lasciato da solo nostro figlio. Non lo ha mai fatto. Non si è mai separata dal bimbo", dice Giuseppe Bonarrigo. E aggiunge: "Sono amareggiato dai social media che non hanno avuto rispetto per la famiglia per quello che era accaduto. Io ho visto foto e commenti sul fatto pubblicati ancora prima che le persone che ci conoscono e fossero conoscenza che mio figlio non c'era più”.

 

Cani sotto sequestro - Sul fronte delle indagini è stato nominato il medico legale che si occuperà dell'autopsia, ma non è stato fissato ancora il giorno. Restano sotto sequestro i due cani, Dogo argentini che si trovano in un canile privato convenzionato con il Comune di Mascalucia. 

Cronaca: i più letti

[an error occurred while processing this directive]