Parma, Pizzarotti (M5S) indagato per abuso d'ufficio: sono sereno

Cronaca

Fico: "Se dovesse emergere una condotta contraria alla legge e ai principi del MoVimento 5 Stelle chiederemo un passo indietro"

Il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, del Movimento Cinque Stelle, è indagato dalla Procura per abuso d'ufficio per la vicenda delle nomine del Teatro Regio della città emiliana, e la notizia ha riacceso un duro scontro politico nazionale col Pd.

L'iscrizione al registro degli indagati di Pizzarotti, avvenuta in realtà alcune settimane fa, è stata confermata oggi dal procuratore capo di Parma Antonio Salvatore Rustico. Il primo cittadino parla di un "atto dovuto" e dice di essere "tranquillo". 

Nomina direttore del Regio - La vicenda riguarda la nomina del nuovo direttore generale del teatro a inizio 2015. Il senatore Pagliari (Pd) aveva presentato un esposto alla Procura contestando le procedure di selezione dei candidati, condizionate secondo lui dall'amministrazione comunale e non basate sui curricula. 

Il sindaco: sono tranquillo - " Sono tranquillo perché è un atto dovuto, che rispetto pienamente - spiega su Facebook il sindaco M5s - Era già emerso che ci fossero indagini in corso in ragione degli esposti del senatore Pd Pagliari. Sarà utile per chiarire la vicenda, con la procura consueto atteggiamento collaborativo. Il mio impegno continua senza esitazione". 

Fico (M5S): faremo come sempre  - "Come sempre, se dovesse emergere una condotta contraria alla legge e ai principi del MoVimento 5 Stelle chiederemo un passo indietro. Come in tutti gli altri casi", scrive su Facebook Roberto Fico.

 

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Polemica tra Pd e M5S - La notizia ha rinfocolato la polemica con il Pd, dopo che un altro sindaco M5s, il livornese Filippo Nogarin, è risultato indagato per bancarotta fraudolenta nell'inchiesta sull'azienda comunale di gestione dei rifiuti. Nogarin ha respinto ogni accusa.

Il M5s ha lanciato da tempo una campagna sul significativo numero di amministratori locali Pd indagati o arrestati, accusando il partito del premier Matteo Renzi di essere corrotto.

 

Pd all'attacco - "La vicenda è emblematica del modo in cui l'amministrazione 5 stelle applica i principi della trasparenza, della buona amministrazione e dell'imparzialità. Della serie: predico bene e razzolo male", ha detto Pagliari (Pd), autore dell'esposto da cui è nata l'inchiesta.

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