Rilasciato a Milano il 24enne pakistano, accusato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina
Torna in libertà Hakim Nasiri, 23enne afghano fermato due giorni fa con l'accusa di associazione finalizzata al terrorismo internazionale di matrice islamica. Secondo il giudice non c'erano i gravi indizi per trattenerlo nel penitenziario barese. "E' una vicenda ingigantita” dice il suo avvocato difensore. Restano invece in cella gli altri due fermati a Bari, accusati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
Gip Bari, su terrorismo indizi insussistenti - Nell'ordinanza con la quale il gip Francesco Agnino ha rigettato la richiesta di arresto della Dda a carico di Hakim Nasiri, si legge che il tribunale di Bari ha escluso "in maniera decisa la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza per il reato di associazione finalizzata al terrorismo internazionale".
Nasiri ha lasciato il carcere ma senza che nessuno lo vedesse, nemmeno il suo legale rimasto ad attenderlo assieme a giornalisti, cameraman e fotografi fino a tarda sera. Un giallo che sarà risolto sicuramente nelle prossime ore.
Rilasciato pakistano a Milano - Rilasciato in giornata anche il 24enne pakistano fermato a Milano, con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, sempre nell'ambito dell'inchiesta di Bari sulla presunta cellula di terroristi. Lo ha deciso il gip Manuela Accurso Tegano che non ha convalidato il fermo e ha rigettato la richiesta di custodia cautelare in carcere avanzata dalla Procura milanese.
L’avvocato: vicenda ingigantita – Sembra dunque sgonfiarsi l'inchiesta sull'allarme terrorismo in Puglia. "E' una vicenda ingigantita, un abbaglio preso per la semplice foto di una persona con un mitra giocattolo in mano" afferma l'avvocato Adriano Pallesca, difensore di Hakim Nasiri. E aggiunge: “Tra gli elementi raccolti contro Nasiri non c'era nulla di concreto che lo riconducesse al terrorismo internazionale, solo video e foto che riproducono momenti di svago".
"Foto con fucile giocattolo" - Secondo quanto spiega il legale, infatti, la foto che ritrae Nasiri mentre imbraccia un fucile mitragliatore M16, trovata dagli investigatori nella memoria del suo smartphone, "sembrerebbe scattata durante un periodo di permanenza del giovane in Inghilterra, e che quello fosse semplicemente un giocattolo. Un gioco di cattivo gusto, ma semplicemente un gioco". I filmati, sempre trovati dagli investigatori nel telefonino di Hakim Nasiri, sarebbero per il legale dell'afgano dei video che semplicemente ritraggono momenti di svago con dei connazionali, nulla di particolare.