Danza e anoressia, Cassazione: illegittimo licenziamento Garritano
CronacaLa sentenza della Suprema Corte sul caso della ballerina licenziata dal Teatro alla Scala dopo aver denunciato la presenza di disturbi alimentari nel settore. Ora potrà tornare a danzare nel corpo di ballo
Licenziamento illegittimo. Mariafrancesca Garritano, in arte Mary Garret, potrà tornare a danzare sul palco del Teatro alla Scala di Milano da cui era stata allontanata quattro anni fa dopo aver denunciato il legame tra l’anoressia e il mondo della danza. La sezione Lavoro della Cassazione, con la sentenza n.7558 ha respinto infatti il ricorso presentato dal teatro milanese contro la decisione della Corte d'Appello di Milano, che nell'ottobre 2014 dichiarò illegittimo il licenziamento, confermando dunque quel pronunciamento.
Garritano era stata licenziata nel febbraio del 2012 dopo una sua intervista al giornale inglese The Observer, in cui denunciò in modo più nitido quanto già raccontato nel suo libro “La verità, vi prego, sulla danza”. Quel dietro le quinte del mondo della danza fatto, a suo avviso, di compromessi, corruzione e soprattutto, di disturbi alimentari. "Alla Scala una ballerina su cinque è anoressica" aveva detto in quell'intervista che aveva scatenato moltissime polemiche proprio nei giorni in cui al Piermarini andava in scena la prima del 7 dicembre
Sulla sua pagina Facebook Mariafrancesca Garritano, che in questi anni non ha mai smesso di danzare e si è impegnata in prima persona nella lotta ai disturbi alimentari, ha accolto la bella notizia pubblicando una foto di uno degli ultimi spettacoli di cui è stata protagonista al Teatro alla Scala, “Jewels” di George Balanchine.
Soddisfatti gli avvocati difensori Alessandro Russo e Simone Pietro Emiliani. “La Suprema Corte ha infatti accolto in pieno le tesi difensive, con una sentenza che pone fine al lungo travaglio della signora Garritano, ingiustamente allontanata per più di quattro anni dal Corpo di ballo". I legali confidano "che il Teatro alla Scala darà immediata esecuzione alla sentenza della Suprema Corte, reintegrando la Garritano nel posto che le spetta nel Corpo di ballo della Scala".