Lo smottamento si è verificato a Colonnata, nel distretto delle Alpi Apuane. I soccorsi hanno tratto in salvo una persona. Un’altra, sotto choc, è stata portata in ospedale
Due cavatori inghiottiti dal crollo di duemila tonnellate di marmo e detriti, un altro salvo per miracolo perché aveva l'imbracatura, quella usata da coloro che in gergo si chiamano 'tecchiaioli': si è consumata così l'ennesima tragedia sul lavoro nelle cave dove si estrae il marmo di Carrara. Il direttore della cava teatro dell'incidente, quella dei fratelli Antonioli nel bacino Gioia, per lo choc ha avuto un infarto ed è stato trasportato in ospedale.
Il monte si è sbriciolato - L'allarme al 118 è arrivato alle 13,48 quando il monte si è sbriciolato con un grande boato. Sul posto sono arrivati subito i soccorsi e l'elicottero con il quale è stato tratto in salvo l'operaio, con l'imbracatura, che era rimasto sospeso in aria. Il suo compito sarebbe stato quello di rimuovere i detriti dal tetto della cava. Per lui, 48 anni, residente in una frazione di Massa, la corsa in ospedale e il ricovero; se la caverà in 30 giorni.
Ufficialmente dispersi - Difficoltose le ricerche dei due cavatori dispersi dopo la frana del costone. Secondo una prima ricostruzione, sembrava che gli operai fossero precipitati nel vuoto per una trentina di metri e con loro anche una macchina tagliatrice. Si è poi appreso, invece, che i due di 55 e 46 anni, abitanti come il loro collega nella zona di Massa, sarebbero stati sepolti dalla frana mentre stavano lavorando sotto la cima della cava dove si stava mettendo in sicurezza la parete del taglio del marmo.
Sciopero dei lavoratori - Immediata la risposta dei lavoratori del settore che venerdì 15 aprile sciopereranno per l'intera giornata. "Chiederemo al sindaco di Carrara il ritiro della concessione per chi non rispetta le norme di sicurezza in cava - ha detto il segretario della Cgil di Massa Carrara Paolo Gozzani-. Quei ragazzi li' sotto non ci dovevano stare; e' ora di finirla di raccontare frottole ai lavoratori".
I precedenti - Oltre ai due dispersi di oggi, negli ultimi dieci anni nelle cave di Carrara ci sono stati 9 morti e circa un ferito ogni due giorni. Dal 2005 ad oggi, infatti, gli infortuni sono stati 1.258; considerato che le giornate lavorative sono circa 250 l'anno, il conto è di un infortunio ogni 48 ore.