Estrazione gas: la Dda di Potenza ha disposto una perquisizione a carico di Gianluca Gemelli, compagno del ministro dell'Attività Produttive, che non è indagata. Sei le persone arrestate
Un'inchiesta della procura di Potenza sulle attività di estrazione di gas e petrolio in Basilicata ha portato a sei arresti e a diverse perquisizioni.
Intercettazione - Tra le persone coinvolte anche Gianluca Gemelli, commissario di Confindustria Siracusa e compagno del ministro delle Attività produttive, Federica Guidi. Agli atti, ci sarebbe una telefonata del ministro - che non è indagata - a Gemelli: "E poi dovremmo riuscire a mettere dentro al Senato, se è d'accordo anche 'Maria Elena', quell'emendamento che mi hanno fatto uscire quella notte, alle quattro di notte". Nella telefonata si cita anche la ministra Boschi.
Emendamento - Il riferimento è all'emendamento che il governo stava per inserire nella Legge di Stabilità e relativo ai lavori per il centro oli della Total in contrada Tempa rossa, a Corleto Perticara (Potenza), nei quali Gemelli stesso aveva interesse essendo alla guida di due società del settore petrolifero.
Sei le persone arrestate - Le persone arrestate sono l'ex sindaco di Corleto Perticara, Rosaria Vicino (Pd), e cinque dipendenti dell'Eni. L'inchiesta della Dda di Potenza segue due filoni. Il primo riguarda presunti illeciti nella gestione dei reflui petroliferi, mentre il secondo riguarda l'affidamento di appalti e lavori per l'infrastrutturazione del giacimento Tempa Rossa della Total. La produzione di petrolio in Val d'Agri - pari a 75 mila barili al giorno - "al momento è sospesa" ha annunciato l'Eni.
Ventiquattro indagati - In totale gli indagati sono 24, tra cui anche Gemelli per cui la procura ipotizza i reati di concorso in corruzione e per millantato credito. La seconda accusa è relativa alla promessa di "vantaggi patrimoniali" che Gemelli si sarebbe fatto promettere per garantire, grazie al suo rapporto col Ministro. La richiesta di arresto era stata avanzata anche per l'imprenditore, ma rigettata dal Gip. Secondo gli inquirenti inoltre gli amministratori pubblici avrebbero condizionato il rilascio di autorizzazione all'assunzione di persone da loro indicate, secondo "logiche di totale clientelismo".
Le reazioni politiche - Richieste di dimissioni del ministro Guidi sono arrivate immediatamente dai capigruppo del Movimento 5 Stelle, che hanno chiesto anche un passo indietro di Maria Elena Boschi, della Lega e di Sinistra Italiana.
Le dimissioni di Guidi - In serata è arrivato il passo indietro del ministro dello Sviluppo Economico che con una lettera inviata a Renzi ha rassegnato le sue dimissioni.
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