Morte Regeni, il governo egiziano: “Mai arrestato dalla polizia”

Cronaca
Il Cairo, ambasciata italiana (foto Getty Images)

Il ministro dell'Interno: “Respingiamo tutte le accuse e le allusioni ad un coinvolgimento della sicurezza. Il corpo del giovane italiano scoperto per caso da un tassista”. I genitori al pm: "Non temeva per la sua incolumità. Venerdì i funerali a Fiumicello

"Abbiamo confermato ripetutamente che il signor Regeni non è stato imprigionato da alcuna autorità egiziana". Lo ha detto il ministro dell'Interno egiziano, Magdi Abdel Ghaffar, in una conferenza stampa al Cairo, aggiungendo che il corpo del giovane ricercatore italiano morto in circostanze misteriose in Egitto è stato scoperto da un autista di taxi la cui vettura era finita in panne. "Respingiamo tutte le accuse e le allusioni ad un coinvolgimento della sicurezza", ha spiegato l'esponente del governo, che ha insistito nello smentire che il caso di Regeni sia trattato anche solo ipotizzando che il giovane fosse una spia. È stato "un atto criminale", ha assicurato Ghaffar, affermando che "gran parte" degli "apparati" egiziani si stanno concentrando su questa vicenda.

Gli amici: non è mai arrivato alla festa -
 Mentre emergono nuovi agghiaccianti dettagli sulle torture subite dal giovane friulano, suscita forti perplessità un articolo del giornale filo governativo Al Ahram secondo il quale le indagini degli apparati di sicurezza hanno "analizzato gli ultimi momenti prima della scomparsa della vittima ed hanno constatato che era ad una festa in compagnia di un certo numero di amici". Esistono, invece, persone che dicono l'esatto contrario.

Otto giorno di buio - 
Resta inoltre ancora da capire quando sia morto Giulio. L'autopsia svolta in Italia ancora non lo ha accertato: serviranno altri esami di laboratorio per stabilirlo, anche se le condizioni in cui era il cadavere la sera del 3 febbraio farebbero risalire la morte a giorni prima. L’unica cosa certa è che è scomparso il 25 gennaio e mentre i canali italiani si erano attivati per rintracciare il giovane, il 28enne era vittima di torture.

I genitori al pm: "Giulio non aveva paura" - Secondo i genitori, che sono stati sentiti dal pm titolare dell’inchiesta, Giulio era ben consapevole del difficile clima politico che si respira da tempo al Cairo, ma non ha mai espresso esplicite preoccupazioni per la propria incolumità.

Venerdì i funerali - Il sindaco di Fiumicello ha intanto annunciato che i funerali di Giulio Regeni saranno celebrati venerdì 12 alle 14 nella pallestra comunalle di Fiumicello. Alla cerimonia funebre seguirà un corteo fino al cimitero comunale. Scridel ha sottolineato di avere avuto l'autorizzazione della famiglia ad annunciare le esequie, che si svolgeranno con il rito religioso. "I funerali sono aperti a tutti - ha aggiunto il sindaco - le autorità se verranno parteciperanno in forma privata come liberi cittadini". Il museo egizio di Torino ha deciso di dedicare al giovane ricercatore italiano la storica sala di Deir El Medina.

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