Secondo i pm di Arezzo l’ex presidente Lorenzo Rosi e l’ex consigliere Luciano Nataloni avrebbero sfruttato a fini personali il ruolo che avevano all’interno dell’istituto per ottenere finanziamenti. Intanto. dopo la mozione di sfiducia presentata da M5S contro il ministro Boschi, Brunetta ne annuncia una del centrodestra contro il governo
L’ex presidente di Banca Etruria Lorenzo Rosi e l’ex membro del Cda Luciano Nataloni sono stati iscritti nel registro degli indagati nel fascicolo aperto dalla procura di Arezzo sul conflitto di interessi, il terzo
filone di indagine dopo quello relativo alle false fatturazioni e l'altro per il reato di ostacolo alla vigilanza. La conferma della notizia, che era trapelata da alcuni quotidiani in edicola (tra cui il Corriere della Sera e la Stampa) a proposito del caso banche, esploso nelle ultime settimane dopo l’approvazione del decreto del governo (il cosiddetto salvabanche), è arrivata dalla stessa procura di Arezzo.
Rosi e Nataloni sono accusati per “omessa comunicazione di conflitto d’interessi”, avrebbero sfruttato a fini personali il ruolo che avevano all’interno di Banca Etruria (uno dei quattro istituti "salvati" dal governo), per ottenere finanziamenti che altrimenti non avrebbero potuto avere.
Inchiesta nata da relazione Bankitalia - Le contestazioni del procuratore - scrive il Corriere - si rifanno alla relazione di Bankitalia che nel febbraio scorso decise il commissariamento di Etruria. E si riferiscono al periodo che va dal 2013 al 2014, quando vicepresidente era Pier Luigi Boschi, padre del ministro delle Riforme Maria Elena.
Brunetta: "Mozione del centrodestra contro il governo" - Intanto, dopo che il Movimento 5 Stelle, come annunciato proprio a Sky TG24 da Di Battista, ha presentato nella giornata di lunedì la mozione di sfiducia contro il ministro, arriva anche quella del centrodestra contro il governo. "Domani presenteremo, tutto il centrodestra unito, alla Camera come al Senato, una mozione di sfiducia contro il governo. Boschi è solo una figlia di questo governo, una figlia in conflitto di interessi, ma chi ha i più grandi conflitti di interessi è il presidente Renzi" ha affermato Renato Brunetta, capogruppo di Fi alla Camera.
Padoan: "Boschi ne uscirà alla grande" - Nella mattinata di martedì 15 dicembre, il ministro dell’Economia Padoan si è detto sicuro che "la ministra Boschi uscirà alla grande da questa questione perché non c'è nulla da nascondere". A M5S la Boschi ha replicato: "Ne discuteremo in Aula, la voteremo e vedremo chi ha la maggioranza".
Rosi e i presunti legami con il padre di Renzi - Il nome dell'ex presidente di Etruria Rosi è stato collegato negli ultimi giorni anche a quello del padre del premier, Tiziano Renzi. Secondo il consigliere di Fratelli d'Italia Donzelli i due sarebbero entrati in affari nell'ambito delle rispettive società per un business legato alla costruzione di outlet. La famiglia Renzi ha smentito.