Furto in casa nel milanese: proprietario uccide uno dei tre ladri

Cronaca
Carabinieri all'esterno dell'abitazione dove è avvenuta la sparatoria a Lucino di Rodano

Un commerciante ha ucciso un rapinatore dopo una sparatoria avvenuta nella sua villetta a Rodano. Altri due uomini in fuga. Ancora da chiarire l'esatta dinamica. Il procuratore: siamo nell'ambito della legittima difesa. Il malvivente, condannato all'ergastolo per omicidio, era riuscito a evadere due volte

Un commerciante ha ucciso martedì sera un rapinatore in una sparatoria avvenuta nella sua villetta a Lucino, frazione di Rodano (nel Milanese). Ancora da chiarire l'esatta dinamica dell'episodio. Il malvivente era in compagnia di due complici, che sono riusciti a fuggire. La vittima, un albanese di 36 anni pluripregiudicato, era stato condannato all'ergastolo per omicidio ed era evaso due volte. "Ho fatto di tutto per difendere la mia famiglia: mia figlia di 10 anni e mia moglie. La mia intenzione non era uccidere ma di mandarli via", ha detto Rodolfo Corazzo.

La versione del commerciante
<iframe width="560" height="319" src="http://player.sky.it/external/news/50/262187" frameborder="0" allowfullscreen="true"></iframe>

La ricostruzione - L'uomo che ha sparato, 59 anni, è un commerciante che si occupa di televendite di gioielli. Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri, i tre malviventi l'avrebbero aspettato fuori casa e lo avrebbero trascinato all'interno della villetta a due piani di via Matteotti, dove l'aspettavano la moglie e la figlia, immobilizzandolo ma senza legargli i polsi. Una volta dentro i rapinatori, che secondo il racconto di Corazzo erano armati anche di coltello, avrebbero chiesto di consegnare i gioielli e aprire le casseforti. Il padrone di casa avrebbe eseguito gli ordini e, quando gli intrusi stavano per andare via, avrebbe esploso un colpo in aria per intimidirli con l’arma che aveva sotto il giaccone. I tre, in fuga, avrebbero risposto al fuoco anche con le due pistole appena rubate al commerciante (e da lui legalmente detenute). In tutto sarebbero stati esplosi 10 colpi, tre sparati dal gioielliere e sette dai delinquenti. È in questa concitazione che Valentin Frrokaj sarebbe stato centrato da un colpo al petto. Non è ancora chiaro se abbia sparato anche lui, ma accanto al corpo è stata trovata una Beretta calibro 9 short con matricola abrasa che non è di proprietà del rapinato. I due complici avrebbero cercato di scappare con un’auto trovata nel box ma, non riuscendo a sfondare il cancello, sarebbero fuggiti a piedi.

Il procuratore: ambito di legittima difesa
- Il procuratore aggiunto di Milano Alberto Nobili, di fronte alle prime risultanze investigative, ha detto che la sparatoria si sarebbe svolta "nell'ambito della legittima difesa".

Il ladro ucciso era evaso due volte dal carcere - Valentin Frrokaj, il ladro rimasto ucciso, era stato condannato all'ergastolo per l'omicidio di un connazionale avvenuto nel luglio del 2007 a Brescia. Nel febbraio del 2013 era evaso dal carcere di Parma insieme a un connazionale ed era stato arrestato in agosto a Cassano d'Adda, nel Milanese. Dopo nemmeno un anno, nel maggio del 2014, una nuova evasione, questa volta dal carcere Pagliarelli di Palermo: Frrokaj avrebbe spezzato le sbarre della cella e si sarebbe calato in strada con un lenzuolo. Gli avevano dato la caccia numerose volanti e persino un elicottero, ma di lui si erano perse le tracce fino a martedì sera.

Cronaca: i più letti

[an error occurred while processing this directive]