Truffa alla sanità: ai domiciliari medici e dirigenti dell’ospedale Israelitico di Roma

Gestione della Sanità pubblica ancora una volta al centro di un’inchiesta. E medici e dirigenti ai domiciliari con l’accusa di truffa. Sono in tutto 17 le misure restrittive eseguite dai carabinieri del Nas di Roma - 14 ordinanze di custodia cautelare e 3 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria - nei confronti di altrettanti responsabili, dottori e operatori dell’Ospedale Specializzato Israelitico della capitale. Tra questi anche Antonio Mastrapasqua, già dirigente dello stesso ospedale.

Truffa ai danni della sanità pubblica - I provvedimenti emessi dal gip del Tribunale di Roma sono riconducibili ai risultati di un'indagine, condotta dal Nas di Roma e coordinata da un pool della procura della Repubblica di Roma, relativamente alle ipotesi di reato di falso e truffa in danno della sanità pubblica. Contestualmente all'esecuzione dei 17 provvedimenti cautelari, l'Autorità giudiziaria di Roma ha disposto il sequestro preventivo per equivalente pari all'ammontare di 7,5 milioni di euro. Si tratta, fanno sapere i carabinieri, "della somma riconducibile alla indebita richiesta economica eccedente le prestazioni realmente erogate della struttura ospedaliera".

Ai domiciliari Antonio Mastrapasqua - Mastrapasqua, finito ai domiciliari nell’ambito dell’indagine, è stato presidente dell'Inps dal 2008 al 2014 e il primo febbraio di quell'anno si era dimesso dal vertice dell'istituto previdenziale proprio per il conflitto di interessi con il ruolo di direttore generale dell'Israelitico. Un conflitto di interessi che era stato rilevato dall'allora presidente del Consiglio, Enrico Letta, il quale aveva invitato il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, a predisporre una relazione sulla vicenda. Nel settembre del 2014, Mastrapasqua è stato iscritto nel registro degli indagati per la truffa al Sistema sanitario nazionale sui rimborsi dell'Israelitico, per la quale oggi è stato sottoposto agli arresti domiciliari.