Esplosione in un'azienda di Modugno, mentre si lavorava a pieno regime per preparare alcune feste patronali. Le vittime sono operai italiani e stranieri: tra loro anche uno dei titolari della ditta. Il boato si è sentito a chilometri di distanza. Evacuato un campo estivo con bambini. Mattarella: "Fare piena luce"
Sale a sette il bilancio dello scoppio nell'azienda di giochi pirici Bruscella di Modugno (Bari). Altre quattro persone al momento sono ricoverate in ospedale, due delle quali sono considerate in gravi condizioni.
Le vittime - Tra le vittime ci sono lavoratori italiani e alcuni stranieri, due indiani e un albanese. Quattro i feriti, tre dei quali gravi. Tra loro anche uno dei titolari della ditta, Michele Bruscella, di 43 anni, che ha ustioni sull'85% del corpo ed è ricoverato in condizioni disperate nel centro grandi ustionati di Brindisi. Anche due suoi fratelli, co-titolari dell'azienda, Antonio e Vincenzo, erano in fabbrica al momento dell'esplosione: il primo è rimasto illeso, l'altro ha riportato ferite lievi. Illesa anche un'altra sorella, Angela, che lavorava nell'amministrazione, ma tra le vittime ci sarebbe suo marito che si trovava lì per caso.
Boato sentito a chilometri di distanza - La tragedia è avvenuta attorno a mezzogiorno di venerdì, mentre in fabbrica si lavorava a pieno regime per preparare i fuochi destinati alle feste patronali che si susseguono in questo periodo in Puglia. L'esplosione è stata tremenda e ha provocato un boato che è stato sentito a chilometri di distanza, anche nei paesi vicini.
Evacuato campo estivo con bambini - La serie di esplosioni a catena ha causato il crollo della fabbrica che è andata completamente distrutta e ci sono volute ore perché fossero raggiungibili i corpi carbonizzati degli operai. Lo spostamento d'aria ha investito anche un vicino centro sportivo dove una settantina di bambini che partecipava ad un campo estivo. Il campo è stato evacuato: sono caduti quadri e alcune suppellettili, ma a parte lo spavento, ai piccoli non è successo niente.
Esplosioni controllate per la messa in sicurezza - Mentre si soccorrevano i superstiti e si faceva la conta dei morti, gli artificieri hanno provveduto a mettere in sicurezza la zona provocando esplosioni controllate del materiale depositato nella fabbrica. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, polizia e carabinieri, personale della protezione civile e del 118.
Mattarella: “Profondo dolore per le vittime” - La tragedia ha suscitato cordoglio unanime nel mondo politico e sindacale. Tra tutti, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso il "suo profondo dolore" per le vittime della grave esplosione e si è augurato che "si faccia al più presto piena luce sulla dinamica dell'incidente".