Carlo Maria Maggi, ex ispettore per il triveneto di Ordine Nuovo, e Maurizio Tramonte, ex collaboratore dei Servizi segreti, sono stati condannati dai giudici della Corte d'Assise d'Appello di Milano. La sentenza arriva 41 anni dopo la strage di Brescia
Ergastolo per Carlo Maria Maggi, ex ispettore per il triveneto di Ordine Nuovo, e Maurizio Tramonte, ex collaboratore dei Servizi segreti: è questa la sentenza, arrivata 41 anni dopo, del processo d’appello bis per la strage di piazza della Loggia a Brescia. L’attentato, uno dei più gravi degli anni di piombo, avvenne alle 10 del 28 maggio del 1974, quando una bomba nascosta in un cestino dei rifiuti esplose durante una manifestazione antifascista.
Il nuovo processo ordinato dalla Cassazione - Il nuovo processo per Maggi e Tramonte, assolti in primo e secondo grado, era stato disposto dalla Cassazione nel febbraio del 2014. La sentenza dei giudici della Corte d'Assise d'Appello di Milano, nel dodicesimo processo sulla strage di piazza della Loggia, è arrivata dopo circa 8 ore di camera di consiglio. Questa decisione impone una “profondissima riflessione su quegli anni dal ‘69 al ‘74”, ha detto il presidente dell'Associazione Familiari vittime di piazza della Loggia, Manlio Milani. I legali dei due imputati avevano chiesto l’assoluzione per non aver commesso il fatto e ora aspettano le motivazioni per decidere se ricorrere in Cassazione.